Ci alziamo al primo canto del gallo, che anticipa la nostra sveglia di almeno mezzora, per poterci preparare a partire con la primo motoscafo che parte alle otto dal molo davanti al nostro alloggio. Tutto è però ancora chiuso per cui niente colazione sulla spiaggia stamattina. Il motoscafo si riempie velocemente e ritroviamo più o meno le stesse persone che con le quali siamo venuti e quelle conosciute con il tour di snorkeling di ieri. Per fortuna il mare è calmo e questa volta niente scossoni come all'andata. Appena partiti facciamo il giro asud dell'isola per andare sull'isola granda aprendere alcuni passeggeri che vengono trasbordati sul motoscafo con una piccola barca. Bellissima è l'atmosfera con il sole che si sta alzando con le nuvole, il mare e alcune isolotti che fanno da sottofondo. Appena arrivati al molo cerchiamo come procedere in bus fino a Kuala Terengganu . Purtroppo siamo un attimo in ritardo e dobbiamo aspettare all'incrocio più di un'ora per il prossimo bus. In più oggi e venerdì e tutti i ristoranti e i negozi sono chiusi. Dopo lunga attesa sotto il sole e qualche goccia di pioggia, niente di serio, ma sono le prime gocce di pioggia dopo quella avuta in Vietnam, ecco arrivare il bus giallo per Terengganu. Arriviamo alle 13 circa alla stazione centrale, è venerdì e dalla vicina moschea principale sentiamo il Muhezin che chiama insistentemente i fedeli alla preghiera. Appena però noi ci avviciniamo all'entrata della moschea il Muhezin smette, sarä perché ci ha visti arrivare! Noi però giriamo attorno alla moschea per andare al guesthouse “Ping Anchorage” dove troviamo una spaziosa e accogliente camera per soli 45RM. Sotto il sole cocente e cercando l'ombra degli alberi facciamo un lungo giro a piedi per visistare il centro, (spettralmente vuoto e con tutto chiuso, causa al festività mussulmana), la zona del lungomare e il quartiere cinese. La Chinatown di Kuala Terengganu è molto pittoresca, ben restaurata dato che e stata riconosciuta dall'Unesco quale patrimonio dell'umanità. Qui troviamo anche alcuni negozi ed i ristoranti aperti e per di più ci servono della birra. Noi ne approfittiamo per fermarci a cena in un “food stall cinese” dove ci facciamo servire del pesce, gamberoni e calamari fritti accompagnati da ottime patatine fritte. Il tutto è veramente buono per un prezzo di soli 10 fr con birra inclusa. Dopo il tanto camminare siamo così stanchi che andiamo presto a dormire nella nostra tranquilla camera.
Il secondo giorno abbiamo subito di buon mattino la prima sorpresa. L anostra tranquilla camera smette di essere tranquilla alle 5.30 (mentre è ancora notte) con il richiamo del Muhezin della vicina (troppo vicina!) Moschea. Inutile dire che dopo ca mezzora di insistenti e ripetitivi richiami, preghiere e canti è impossibile riprendere sonno. Inoltre appena terminato il Muhezin iniziano i canti dei galli e degli uccelli. Non ci rimane che alzarci presto andare al piano superiore e farci servire una buona ed abbondante colazione. Poi partiamo per andare all'ufficio turistico per informarci su come possiamo andare a visitare il Parco Nazionale Taman Nagara. Qui ci dicono che possiamo fare un giro fra le attrazioni turistiche di Kuala Terenganu con un bus gratuito che parte dalle vicinanze. Con il bus turistico parzialmente in legno andiamo a visitare la bella e pittoresca “moschea galleggiante” il centro di artigianato malese e un parco di educazione islamica con rappresentate in miniatura le varie Mosche e templi e moschee più importanti del mondo islamico quali il Taj Mahal, la moschea di Omar (Al Aqsa) di Gerusalemme, l'Alahmbra di Granada ecc ecc. Terminato il lungo ed interessante giro ritorniamo in centro dove andiamo, tanto per cambiare, a mangiare in un “noodels house” malese vicino al nostro alloggio. Qui abbiamo un buon accesso wireless per cui posso, prima di andare a dormire, dedicare alcune ore all'aggiornamento del blog.
Il nostro percorso
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