Stamattina è ancora il Muhezin che ci sveglia ad un orario disumano (saranno le cinque di mattina) per cui non ci resta che alzarci presto preparare le nostre cose ed andare in una Kafeteria vicino alla stazione dei bus per farci servire una colazione con caffè malese (non male!) con toast e alcune paste salate del buffet. Poi ci apprestiamo a partire per una lunga tappa di avvicinamento al parco nazionale di Taman Negara. La prima tappa è in bus fino a Kuantan; ca 4 ore di viaggio lungo la costa per raggiungere questa città che oltre alla pittoresca Moschea del Sultano Ahamad non
offre tanto di spettacolare da visitare. Lungo la costa vediamo dal bus le lunghissime siaggie di sabbia bianca e un pò prima di Kuantan le grandi raffinerie di petrolio della Petronas. Segno evidente che siamo nella zona delle grandi risorse petrolifere e di gas della Malesia. Arriviamo alle 13.30 a Kuantan, e siccome il prossimo bus per Jerantot parte già alle 15 decidiamo di partire ancora oggi verso questa destinazione. Il tempo a disposizione ci permette di visitare la moschea prendere un rinfresco prima di
prendere il prossimo bus. Sul bus conosciamo due francesi che hanno anche loro la stessa meta. Il viaggio attraverso la regione per giungere al centro della penisola malese non presenta niente di spettacolare dato che la jungla è stata completamente disboscata per lasciar posto a grandi piantagioni di cauchiù e palme da olio. Ai lati della strada solo qualche casupola ma altrimenti è una continua piantagione di palme da olio intervallata da piantagioni di cauchiù. Raggiungiamo Jarentout che sono le sei di sera e si cominciano a vedere i colori del tramonto. Prendiamo alloggio al Sri Emas con i
nostri due nuovi compagni di viaggio francesi con i quali abbiamo deciso di continuare assieme verso il parco in modo da condividere le spese per il taxi che ci porterà al porto di imbarco di Kuala Tamberlin. Cenato poi assieme a loro (Francoise e Jeanpierre) in un ristorante cinese vicino alla stazione ferroviaria. Ottimo il pesce ed i calamari ricevuti con estrema gentilezza e la cordialità della signora cinese che ci ha serviti.
Stamattina è ancora il Muhezin che ci sveglia ad un orario disumano (saranno le cinque di mattina) per cui non ci resta che alzarci presto preparare le nostre cose ed andare in una Kafeteria vicino alla stazione dei bus per farci servire una colazione con caffè malese (non male!) con toast e alcune paste salate del buffet. Poi ci apprestiamo a partire per una lunga tappa di avvicinamento al parco nazionale di Taman Negara. La prima tappa è in bus fino a Kuantan; ca 4 ore di viaggio lungo la costa per raggiungere questa città che oltre alla pittoresca Moschea del Sultano Ahamad non 
offre tanto di spettacolare da visitare. Lungo la costa vediamo dal bus le lunghissime siaggie di sabbia bianca e un pò prima di Kuantan le grandi raffinerie di petrolio della Petronas. Segno evidente che siamo nella zona delle grandi risorse petrolifere e di gas della Malesia. Arriviamo alle 13.30 a Kuantan, e siccome il prossimo bus per Jerantot parte già alle 15 decidiamo di partire ancora oggi verso questa destinazione. Il tempo a disposizione ci permette di visitare la moschea prendere un rinfresco prima di 
prendere il prossimo bus. Sul bus conosciamo due francesi che hanno anche loro la stessa meta. Il viaggio attraverso la regione per giungere al centro della penisola malese non presenta niente di spettacolare dato che la jungla è stata completamente disboscata per lasciar posto a grandi piantagioni di cauchiù e palme da olio. Ai lati della strada solo qualche casupola ma altrimenti è una continua piantagione di palme da olio intervallata da piantagioni di cauchiù. Raggiungiamo Jarentout che sono le sei di sera e si cominciano a vedere i colori del tramonto. Prendiamo alloggio al Sri Emas con i 
nostri due nuovi compagni di viaggio francesi con i quali abbiamo deciso di continuare assieme verso il parco in modo da condividere le spese per il taxi che ci porterà al porto di imbarco di Kuala Tamberlin. Cenato poi assieme a loro (Francoise e Jeanpierre) in un ristorante cinese vicino alla stazione ferroviaria. Ottimo il pesce ed i calamari ricevuti con estrema gentilezza e la cordialità della signora cinese che ci ha serviti.
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