Abbiamo la fortuna di alzarci con il sole che inizia già a riscaldare l'ambiente e ci permette di vedere e fotografare il cono del vulcano Batur con il lago in primo piano. Il paesaggio, con ancora qualche banco di nebbia qua e là è molto bello e fotogenico.. Noi ne approfittiamo per fare, dopo aver fatto colazione all'albergo, una passeggiata a piedi di 3 ore attorno al lago in direzione del villaggio di Trunyan. Girando fra le stradine del villaggio di Kedisan possiamo ammirare i numerosi templi indù mentre stanno per essere ornati per la prossima festività che, come ci dicono, durerà un mese. Durante il giro ci fermiamo a bere un succo di frutta in un bellissimo e nuovo ristorante in riva al lago. Poi alle 11.30, come convenuto, ci aspetta il nostro conducente per continuare il viaggio fino a Padangbai. Il conducente è il tipo che ieri sera ci ha annoiato tutto il tempo per cercare di venderci dei disegni caratteristici di Bali che dice di aver eseguito lui medesimo. I disegni sono cosi precisi e ben fatti che facciamo fatica a credere che sia lui l'artista!. Dopo la risalita al bordo dell a caldera la strada è tutta in discesa a parte una piccola risalita di pochi Km per andare a visitare il tempio indù di Besahki che stando alle guide è il più importante ed il più grande dell'isola. Qui però, ancora più che in tanti altri posti turistici, la “spennatura” del turista è molto perfida e raffinata. Si paga l'entrata della zona , poi quella del tempio, poi il posteggio, poi bisogna prendere una guida (ci dicono obbligatoria, ma noi la evitiamo!), poi ancora bisogna mettere un “sarung” (pezzo di stoffa batik) attorno alle gambe (vogliono per averlo in prestito la metà del prezzo di acquisto). Alla fine perdo la pazienza e do dei mafiosi a tutti; a questo punto quelli dell'entrata del tempio mi propongono il sarong in prestito a soli (si fa per dire) 1'000Rp (10ct). Il complesso è enorme e copre una zona collinare con templi, pagode e statue di tutte le dimensioni e forme. Qua e là si notano i preparativi per la festività del mese di marzo. Poi noi continuiamo il nostro viaggio verso la costa meridionale dell'isola e passiamo in una zona con delle bellissime risaie inserite nelle colline e fra le tante piante di cocco. Con il sole lo spettacolo è molto più incantevole che quello di qualche giorno fa sotto la pioggia e la nebbia. Arriviamo a Padangbai verso le 16 e prendiamo alloggio all'hotel Kika proprio davanti alla spiaggia. Siamo alloggiati in un bungalow a forma di capanna con il tetto di riso e disposta su due piani; sotto bagno, doccia e terrazza e sopa la camera con balcone. Io ne approfitto subito per fare il bagno e rinfrescarci, qui la temperatura super il 30 gradi; in confronto a ieri sera una bella differenza! Dopo aver fatto il giro del porto per verificare come imbarcarci domani per l'isola vicina di Lombok, andiamo a cenare nel ristorante vicino all'hotel. Per cena un bel “white snapper “ e calamari alla balinese per me. Poi buonanotte!!
Il nostro percorso
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