Alzati presto perché svegliati dai rumori e e dagli odori risalenti dalla cucina appena sotto la nostra camera. Poi andiamo a fare colazione in un buon ristorante proprio in fronte a dove avevamo cenato ieri sera. Facciamo poi un interessante giro fotografico per la parte vecchia di Ollyantatambo. Verso le 9.30 ritiriamo i nostri bagagli e andiamo alla stazione dei bus a prendere il primo per la stazione di Piscacucho (km 82). Il minibus parte solo quando è pieno e rischiamo cosi di non arrivare in tempo a prendere il treno delle 11.35. Sul percorso visto i danni fatti dagli scoscendimenti causati dalle piogge del mese di gennaio scorso.
Arrivati poi indenni fino alla stazione di Piscacucho, dove regna un caos totale, le hostess della 'Inca Rail' ci aiutano a ad imbarcare i nostri bagagli e poi a salire sul treno al posto giusto. Sul treno riconosciamo subito Nik che ha il posto nello stesso nostro scompartimento. Sul percorso, che segue prevalentemente il Rio Urubamba, vediamo gli innumerevoli punti dove la massicciata della linea ferroviaria è stata portata via dalle acque. Sul treno anche una famiglia colombiana, che vive a Lima, e hanno due piccoli bambini che non stanno fermi un istante. Arriviamo alle 13 ca. alla stazione di 'Aguas caliente', mentre piove a dirotto. Scendiamo dal treno e ci sistemiamo a pochi passi dalla stazione, nell'hostal 'Las orquideas'. Il posto non è gran che, ma è pulito, conveniente e per dormirci una notte può bastare. Dopo aver fatto un veloce check-in all'ostello, partiamo a prendere i biglietti di entrata a Machu Picchu ed i biglietti del bus per salire al punto d'entrata del 'Ciudad Inca de Machu Picchu'. All'arrivo non vediamo assolutamente niente, tutto è avvolto nella nebbia. Poi, come per incanto, la nebbia si dissolve ed appare come per una magia la cittadella andina di Macchu Picchu. Sembra uno spettacolo surreale. Non ci sono parole per definire lo spettacolo magico e meraviglioso che ci si presenta davanti a noi. Subito appena entrati ed icamminati verso la parte alta incontriamo ancora le due famiglie canadesi con figli con le quali avevamo fatto il viaggio da Puno a Cuzcoo e che avevamo già reincontrato in un ristorante a Cuzco. Loro sono stanchissimi per aver fatto l'Inca Trail di quattro giorni fino a qui. I bambini sono cosi stanchi che non riescono quasi asalutarci! Noi camminando visitiamo il ponte Inca, l'Intihuatana (il tempio al Sole) ed i diversi altri settori di quella che sarebbe stata l'ultima residenza rifugio degli Incas. Attendiamo, girando tra le rovine, la chiusura del sito, prevista per le 17, prima discendere ad Aguas Caliente (Machu Picchu Pueblo, il nuovo nome che si vorrebbe dare la paese) e cenare ottimamente, anche se qui è tutto più caro che al Cuzco, al ristorante Fortalesa prima di andare a nanna presto.
Il nostro percorso
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