Oggi ci siamo svegliati dalla musica della pioggia che cadeva sulle lamiere dei tetti attorno a noi, erano però già le 6.30 ed era ora di prepararci a partire dato che il nostro treno parte alle 8.30. Alla stazione facciamo colazione con un té e con quanto ci è rimasto nel sacco dei rifornimenti. Il nostro Inca Train, con ancora diversi posti vuoti, parte con qualche minuto in ritardo. Appena partiti, il cordiale ed attento personale di bordo, ci serve il caffè e degli snack per colazione. Il treno segue la valle dell'Urubamba con li fiume Pilcomayo di color rosso e ancora minaccioso. In molti punti continuano i llavori di assestamento della linea ferroviaria malridotta dopo i famosi eventi del mese di gennaio scorso. Incrociamo anche molti gruppo di 'portadorres' che seguono il percorso della ferrovia per spostarsi più facilmente. All'arrivo a Piscacucho scarichiamo tutto e ci appostiamo i un grande posteggio per organizzare come continuare il ritorno a Cusco. Noi optiamo per fare un tour con un taxi privato facendoci portare a visitare 'las salinas de Maras' ed il 'centro di ricerca agrario degli Incas' di Moray ed il paese di Chincheros. Contrattiamo il prezzo con vari taxisti poi optiamo per n giovane timido ma simpatico che ci porterà a fare il giro da noi desiderato e poi portarci a Cusco per 120 soles. Risaliamo cosi la valle, passando per Ollanta, fino ad Urubamba, paese natale del nostro taxista William. Qui ci fermiamo a pranzo in un ristorante giusto davanti all'incrocio della strada per Cusco. Anche William pranza con noi e ci spiega tutto quanto possiamo mangiare dal fornitissimo buffet del ristorante. Poi continuiamo il viaggio per visitare le spettacolari saline di origine incaica vicine a Maras. Veramente impressionanti sia per la bellezza sia per la dimensione; non si riesce a smettere di fotografarle da ogni angolo. Poi seguiamo la strada sterrata fino a Moray dove possiamo avere un'idea dell'ingeegno agronomico degli Incas. Sfruttando un vuoto fra le colline hanno costruito diversi terrazzamenti a forma di ovale con una profondità di fino a150m. In questa manera gli Incas potevano far crescere ed adattare ai vari climi le varie piante in modo di produrre qualità sempre più resistenti ai vari tipi di climi andini e amazzonici. Veramente ingegnoso! Poi il viaggio ci porta a visitare il prezioso Pueblo tradizionale di Chincheros, dove fra le rovine incaiche e la chiesa coloniale si insedia un pittoresco mercato di oggetti artigianali. Considerato che fa fresco e minaccia un temporale, non trovo di meglio i comperarmi un bel pullover di alpaca,mentre Maggi si prende uno sciallo multicolore.. Poi proprio quando arriva il temporale ripartiamo per fare l'ultimo tragitto sotto la pioggia fino a Cuzco. Qui ci facciamo portare da William all'hotel Qoricancha, che avevamo già adocchiato prima di partire da Cuzco. Il posto è bello e spazioso ed il costo di 60 solees, con colazione, è accettabile. Dopo aver cercato invano il nostro amigo Luis che avrebbe dovuto prenotarci il volo per Puerto Maldonado, ceniamo in un ristorantino al secondo piano nella via 'Portadores' allietati da un gruppo musicale locale, del quale compereremo un DVD. Poi andiamo stanchissimi presto a dormire.
Il nostro percorso
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento