Eccoci, dopo circa 9 mesi di attesa ripartiamo per tentare di portare a termine il nostro viaggio attorno al globo terrestre. Il percorso riprenderà concretamente da dove abbiamo dovuto interromperlo, cioè da Bali. Al check-in a Milano ecco la prima sorpresa del viaggio: ci dicono che per avere il visto di entrata in Indonesia è necessario dimostrare di avere il biglietto di un volo in uscita dal paese. Noi insistiamo dicendo essere entrati in Indonesia l'anno scorso senza problemi con nessun biglietto aereo di uscita. L'addetta al check-in però, dopo aver telefonato a destra e sinistra ci dice che senza un volo di uscita non ci può lasciar partire e ci propone di venderci un volo per una destinazione qualsiasi fuori dall'Indonesia che poi possiamo annullare e farci restituire i soli, naturalmente meno 30 € di tassa di annullamento. Non ci resta che seguire le sue istruzioni e comperare, allo sportello della Quatar Airway un volo Denpasar – Singapore per il 10 di gennaio.
Fatto questo il che-in può procedere e noi possiamo imbarcarci dopo aver seguito i soliti controlli di rito.
Partiamo da Milano è il 13 dicembre alle 10.30 con il volo QR 6624 di Qatar Airway per fare uno scalo di 7 ore a Doha, da dove ripartiamo alle 13.15 (ora locale) a destinazione Denpasar (Bali). Passare le sette ore in transito a Doha non è niente di travolgente: noi ci divertiamo ad osservare i vari costumi arabi della gente che popola l'area di transito, ve ne sono di tutti i colori e di tutte le forme. Qui è meglio non dire di essere Svizzeri, magaari potrebbero sapere come abbiamo votato sui minareti; noi siamo in ogni caso pronti a dire di essere italiani, non si sa mai!
Dopo la partenza da Doha ecco la seconda sorpresa del viaggio: il volo per Denpasar, che pensavamo diretto, comprende uno scalo tecnico di una ora a Quala Lumpur. Alla fine arriviamo dopo tre atterraggi perfetti dell'Airbus 330, alle 18.45 (ora locale), all'aeroporto xx rai di Denpasar. II primo impatto con la temperatura locale di 30 gradi è notevole; con i nostri vestiti invernali sudiamo come trichechi; non so se i trichechi sudano, ma ai tempi che eero apprendista avevo un capo che diceva così quando sudava!
Passiamo le formalità doganali e di immigrazione senza problemi; nessuno ci domanda nessun biglietto aereo di uscita dall'Indonesia. Era tutta una montatura? O una vecchia regola non più valida ma sempre applicata dalle compagnie aeree? Il dubbio ci rimane!
Fatto questo il che-in può procedere e noi possiamo imbarcarci dopo aver seguito i soliti controlli di rito.
Partiamo da Milano è il 13 dicembre alle 10.30 con il volo QR 6624 di Qatar Airway per fare uno scalo di 7 ore a Doha, da dove ripartiamo alle 13.15 (ora locale) a destinazione Denpasar (Bali). Passare le sette ore in transito a Doha non è niente di travolgente: noi ci divertiamo ad osservare i vari costumi arabi della gente che popola l'area di transito, ve ne sono di tutti i colori e di tutte le forme. Qui è meglio non dire di essere Svizzeri, magaari potrebbero sapere come abbiamo votato sui minareti; noi siamo in ogni caso pronti a dire di essere italiani, non si sa mai!
Dopo la partenza da Doha ecco la seconda sorpresa del viaggio: il volo per Denpasar, che pensavamo diretto, comprende uno scalo tecnico di una ora a Quala Lumpur. Alla fine arriviamo dopo tre atterraggi perfetti dell'Airbus 330, alle 18.45 (ora locale), all'aeroporto xx rai di Denpasar. II primo impatto con la temperatura locale di 30 gradi è notevole; con i nostri vestiti invernali sudiamo come trichechi; non so se i trichechi sudano, ma ai tempi che eero apprendista avevo un capo che diceva così quando sudava!
Passiamo le formalità doganali e di immigrazione senza problemi; nessuno ci domanda nessun biglietto aereo di uscita dall'Indonesia. Era tutta una montatura? O una vecchia regola non più valida ma sempre applicata dalle compagnie aeree? Il dubbio ci rimane!
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