La mattina seguente decidiamo di lasciare l'albergo per recarci subito all'ufficio della Qatar Airways per farci rimborsare il volo che ci hanno costretti a prendere a Milano per non aver problemi con il visto di entrata a Bali. Prima di partire da Kuta passiamo però all'ufficio dell'agenzia PERAMA dove prenoteremo l'escursione di tre giorni da Lombok all'isola di Flores con stop per vedere i famosi draghi di Komodo sulla omonima isola. Il costo della crociera è relativamente caro ma visto il programma e considerato che saremo sull'imbarcazione anche il giorno di Natale, decidiamo di accettare e tentare l'impresa. Arrivati poi dopo pochi minuti di taxi all'albergo Kartica dove si trova l'ufficio della Qatar Airways. Qui la gentile Iwa non mi lascia nemmeno spiegare il motivo della nostra visita e ci dice subito ... ah ha voi siete qui per chiedere il rimborso di un volo in uscita dall'indonesia per via del visto!!. Fa poi una serie di fotocopie dei biglietti, passaporti ecc. per poi dirci che non ci sono problemi, ma che deve avere formalmente la conferma per e-mail dalla collega di Milano, che ci ha fatto i biglietti. Per nostra soddisfazione ci dice che il rimborso sarà fatto in € e sul conto della carta di credito. Fiduciosi che tutto andrà per il meglio salutiamo Iwa, e partiamo non prima di fare una visita del lussuoso ressort, per poi prendere un taxi per farci portare a Sanur Beach.
Il taxista è un giovane proveniente da Surabaya (Java) che è venuto qui a Bali per trovare lavoro. Conosce ancora poco Bali per cui sta almeno 20 minuti al telefono con la sua centrale per farsi indicare dove si trova l'albergo che vogliamo andare: il Segara Agung indicato sulla guida della Lonley Planet. Arrivati a Sanur ci porta davanti ad un enorme e lussuoso ressort del nome simile a quello che cerchiamo noi: si tratta però, come scopriremo dopo del Segara Village. Non credo che il taxista l'abbia fatto appositamente! Alla ricezione mi mostrano un bella camera lussuosa e quando mi indicano il prezzo di 200; che io ingenuamente credo siano 200'000 Rupie (ca. 20$), come solitamente fanno per evitare di scrivere troppi zeri. Prendiamo i bagagli e ci rechiamo al check-in, dove mi accorgo però che il prezzo è in dollari. Mi sembrava strano che potesse costare così poco!
Trovandosi imbarazzato anche il tipo della ricezione mi viene incontro offrendomi un camera Standard al prezzo speciale di 120 $, che valutando bene con quanto offerto (welcome drink, evining drink, piscina, super colazione,parco ecc. ecc..) e la bellissima posizione proprio sulla spiaggia decidiamo di rimanere. E' abbastanza sopra il nostro budget di viaggio ma per una notte può ancora andare.
Dopo aver usati i vari buoni ricevuti ed esserci rinfrescati nel mare e nelle due piscine del ressort usciamo a mangiare un buon pesce fatto alla indonesiana in un ristorante appena al lato del nostro albergo. Durante la cena si scatena un violento acquazzone che riduce radicalmente la temperatura serale. Durante la notte pioverà ancora diverse volte.
Secondo giorno a Sanur
Il giorno seguente ci alziamo presto per fare ancora il bagno in piscina, sfruttare l'enorme buffet della colazione (ottima e abbondante la frutta tropicale). Mentre Maggie fa ordine e sistema ben bene l contenuto dei bagaglio io faccio un lungo giro degli alberghi per trovare una sistemazione più consona al nostro budget. Tanti bei posti sono occupati, altri sono di scarsa qualità o fuori portata. Infine scopro quello che abbiamo cercato il giorno prima il Segara Agung che è molto ben ubicato, tranquillo e al prezzo interessante di 30$. Con l'aiuto del taxista Boby ci spostiamo qui e combiniamo già il prossimo trasporto per dopodomani a Padang Bay. A Boby che dice di avere due figli gli diamo un paio di tavolette di cioccolato appena rigenerato dal refrigerante dell'albergo di superlusso. Portarci dietro cioccolato, specialmente quello al latte, qui con il caldo che fa non è stata una grande idea! Vedremo nei prossimi giorni di distribuirlo al più presto.
Passiamo poi la giornata rilassandoci nella piscina e sulla vicina spiaggia, cercando naturalmente di dosare i raggi di sole per non avere sorprese. La sera, tanto per cambiare, ceniamo in un ottimo ristorante indiano.
Terzo giorno a Sanur
Anche oggi dopo la buona colazione dedichiamo il tempo al relax ed alla aclimatizzazione alle condizioni ambientali balinesi. Girando per le stradine ci stiamo lentamente abituando alla solita sequela di domande e proposte dei balinesi: da dove sei?, quanto tempo sei a Bali? Quanto tempo rimani ancora, dove andrai dopo?, in quale albergo sei?, come ti chiami? Uffa che noia, sempre le stesse domande!! Ma oramai è cosi; bisogna abituarsi senza diventare troppo scortesi!
Visitiamo poi Sanur, con la lunga e bella spiaggia di sabbia gialla. I tanti alberghi sono dei veri e propri giardini botanici rigogliosi e ben curati. Anche il nostro seppur piccolino (ca. 20 camere in una diecina di bungalow è una meraviglia con tanto verde e tante piane in fiore. Purtroppo i sandali Nike?! di plastica comperati l'altro ieri a Kuta non hanno superato la prima giornata di collaudo cosi che devo già mettere mano alla "colla made in Japan" per cercare di rimetterle in sesto. La sera ceniamo in un ristorante con sedie e tavoli sulla spiaggia, la cena non è eccezionale ma iil posto è fantastico e fresco. Da dove sediamo assistiamo ad un pescatore locale che munito di torcia elettrica sulla fronte e di secchio cattura dei piccoli granchietti nella sabbia davanti a noi.
Il taxista è un giovane proveniente da Surabaya (Java) che è venuto qui a Bali per trovare lavoro. Conosce ancora poco Bali per cui sta almeno 20 minuti al telefono con la sua centrale per farsi indicare dove si trova l'albergo che vogliamo andare: il Segara Agung indicato sulla guida della Lonley Planet. Arrivati a Sanur ci porta davanti ad un enorme e lussuoso ressort del nome simile a quello che cerchiamo noi: si tratta però, come scopriremo dopo del Segara Village. Non credo che il taxista l'abbia fatto appositamente! Alla ricezione mi mostrano un bella camera lussuosa e quando mi indicano il prezzo di 200; che io ingenuamente credo siano 200'000 Rupie (ca. 20$), come solitamente fanno per evitare di scrivere troppi zeri. Prendiamo i bagagli e ci rechiamo al check-in, dove mi accorgo però che il prezzo è in dollari. Mi sembrava strano che potesse costare così poco!
Trovandosi imbarazzato anche il tipo della ricezione mi viene incontro offrendomi un camera Standard al prezzo speciale di 120 $, che valutando bene con quanto offerto (welcome drink, evining drink, piscina, super colazione,parco ecc. ecc..) e la bellissima posizione proprio sulla spiaggia decidiamo di rimanere. E' abbastanza sopra il nostro budget di viaggio ma per una notte può ancora andare.
Dopo aver usati i vari buoni ricevuti ed esserci rinfrescati nel mare e nelle due piscine del ressort usciamo a mangiare un buon pesce fatto alla indonesiana in un ristorante appena al lato del nostro albergo. Durante la cena si scatena un violento acquazzone che riduce radicalmente la temperatura serale. Durante la notte pioverà ancora diverse volte.
Secondo giorno a Sanur
Il giorno seguente ci alziamo presto per fare ancora il bagno in piscina, sfruttare l'enorme buffet della colazione (ottima e abbondante la frutta tropicale). Mentre Maggie fa ordine e sistema ben bene l contenuto dei bagaglio io faccio un lungo giro degli alberghi per trovare una sistemazione più consona al nostro budget. Tanti bei posti sono occupati, altri sono di scarsa qualità o fuori portata. Infine scopro quello che abbiamo cercato il giorno prima il Segara Agung che è molto ben ubicato, tranquillo e al prezzo interessante di 30$. Con l'aiuto del taxista Boby ci spostiamo qui e combiniamo già il prossimo trasporto per dopodomani a Padang Bay. A Boby che dice di avere due figli gli diamo un paio di tavolette di cioccolato appena rigenerato dal refrigerante dell'albergo di superlusso. Portarci dietro cioccolato, specialmente quello al latte, qui con il caldo che fa non è stata una grande idea! Vedremo nei prossimi giorni di distribuirlo al più presto.
Passiamo poi la giornata rilassandoci nella piscina e sulla vicina spiaggia, cercando naturalmente di dosare i raggi di sole per non avere sorprese. La sera, tanto per cambiare, ceniamo in un ottimo ristorante indiano.
Terzo giorno a Sanur
Anche oggi dopo la buona colazione dedichiamo il tempo al relax ed alla aclimatizzazione alle condizioni ambientali balinesi. Girando per le stradine ci stiamo lentamente abituando alla solita sequela di domande e proposte dei balinesi: da dove sei?, quanto tempo sei a Bali? Quanto tempo rimani ancora, dove andrai dopo?, in quale albergo sei?, come ti chiami? Uffa che noia, sempre le stesse domande!! Ma oramai è cosi; bisogna abituarsi senza diventare troppo scortesi!
Visitiamo poi Sanur, con la lunga e bella spiaggia di sabbia gialla. I tanti alberghi sono dei veri e propri giardini botanici rigogliosi e ben curati. Anche il nostro seppur piccolino (ca. 20 camere in una diecina di bungalow è una meraviglia con tanto verde e tante piane in fiore. Purtroppo i sandali Nike?! di plastica comperati l'altro ieri a Kuta non hanno superato la prima giornata di collaudo cosi che devo già mettere mano alla "colla made in Japan" per cercare di rimetterle in sesto. La sera ceniamo in un ristorante con sedie e tavoli sulla spiaggia, la cena non è eccezionale ma iil posto è fantastico e fresco. Da dove sediamo assistiamo ad un pescatore locale che munito di torcia elettrica sulla fronte e di secchio cattura dei piccoli granchietti nella sabbia davanti a noi.
Nessun commento:
Posta un commento