Oggi ci alziamo alle 7 circa per fare colazione con calma e prepararci alla partenza prevista alle 9.00 dal nostro albergo. Tutto procede bene e noi da buoni svizzeri, dopo aver fatto il check-out dall'albergo, siamo puntualmente pronti a salire sul Perama-Bus che già ci attende. Gli altri membri del gruppo alloggiati vicino a noi se la prendono con più comodo e ci fanno aspettare almeno 20 minuti. Nessuno però denota segni di impazienza, anzi sembra quasi che ci prendono gusto ad aspettare. Poi il bus stracolmo di bagagli e passeggeri si mette in marcia. Inizia cosi il nostro tour di tre giorni che ci porterà a costeggiare l'isola di Sumbawa, visitare l'isola di Komodo e terminare poi a Labuhan Bajo sull'isola di Flores. Sul bus riceviamo dalle tre guide di Perama le prime istruzioni sul tour. Il primo stop sarà all'ufficio della Perama a Mataran dove riceviamo ognuno una maglietta della Perama con un disegno drago di Komodo. Facciamo poi uno nuovo stop in un supermercato di locale per darci la possibilità di fare gli ultimi acquisti. Il viaggio in bus continua poi verso la costa orientale dell'isola di Lombok dove raggiungeremo il porto di imbarco di Labuhan Lombok. Il percorso è molto variato e si vedono risaie, coltivazioni di mais, di frutta e tanti villaggi con particolare attività nelle zone dei mercati. Circa a metà strada facciamo uno stop a Masbagik, un piccolo villaggio di vasai e altri prodotti in ceramica. E' interessante vedere come le donne, con metodi tradizionali a mano, formano e lavorano la terracotta per dare forma vasi.
Durante il percorso vediamo numerose moschee e devo constatare con stupore ma per buona pace della maggioranza degli svizzeri che hanno votato recentemente contro i minareti, che qui sull'isola di Lombok, che è a maggioranza islamica, la gran parte delle moschee sono senza minareti. Avranno voluto anticipare gli eventi per paura del voto svizzero?
Arriviamo sulla costa che sono già le quattro del pomeriggio, ma prima di imbarcarci facciamo una visita all'ufficio locale della Perama dove su una imbarcazione ancora in costruzione ci offrono banane impanate ed il tè di benvenuto. Tutto è molto cordiale e formale, poi con il bus facciamo l'ultimo km fino al porto di imbarco, dove sono pronte diverse imbarcazioni della Perama. Penso che tutti si immaginavano che la nostra dovesse essere la quelle più grande, si rivelerà invece il contrario. Saliti a bordo ci danno le prime istruzioni organizzative e comportamentali, ci indicano dove sono le cabine ed i posti per dormire. Sembra tutto piccolino, ma con il tempo riusciremo a sistemarci e sfruttare al meglio lo spazio di bordo. Noi abbiamo una cabina con due posti letto, uno sopra l'altro, lo spazio è quel che è, ma per fortuna la cabina ci servirà solo quale deposito dei bagagli e per dormire qualche ora di notte. Si parte puntuali e si fa rotta verso un isolotto a poca distanza per gettare l'ancora e scendere per fare snorkeling e poi cenare quando già si farà notte. L'isola si chiama Perama-Island perché è da sempre stata usata come base per le crociere, tanto che ora ne è diventata proprietà della Perama. Il posto è bellissimo, il tempo anche e la temperatura, sia dell'aria, sia dell'acqua sono ottime. Il posto per lo snorkeling è u po limitato e si vede che stanno facendo con successo dei tentativi di recupero dei coralli. Mettono nel mare dei pezzi di corallo attaccati a dei piedestalli in cemento; pare che poi da quelli vi crescono nuovi coralli. La cena viene preparata sulla griglia, ma con nostro disappunto constatiamo che sarà a base di chicken e non di pesce come ci saremmo aspettati. Con ognuno una fresca birra Bintang in mano ci sediamo in circolo e sotto la guida di Paul, un inglese di Liverpool, iniziamo a fare dei giochi di presentazione di ognuno di noi. Ognuno deve dire come si chiama e da dove è e raccontare qualche particolarità, possibilmente da far sorridere o da provocare qualche reazione da parte degli altri. Poi dopo questa tornata ognuno deve ripetere il nome e la nazionalità di qualcun altro. Quando il gioco inizia a diventare interessante veniamo chiamati a cena. Siamo in 24 passeggeri, dei quali ben otto sono inglesi, sei tedeschi, due austriachi, due spagnoli, due australiani e infine due canadesi. La cena è abbondante con oltre al pollo verdure, uova fritte, insalata e frutta. Dopo la cena il personale di bordo ci informa che abbiamo l'onore di assistere a dei loro intrattenimenti musicali e con la presenza del signor Perama in persona che ci saluta è ci da il benvenuto. Vedremo poi dopo quando risaliremo sul nostro battello che il veliero del signor Perama, ormeggiato vicino al nostro è però grande almeno il doppio del noostro! Lui ci sembra però essere un tipo semplice e benvoluto dal personale per il quale ci diranno che devolve volontariamente il 10% dell'utile dell'azienda per la pensione del personale. Ciò che per gli standard indonesiani sembra sia il non plus ultra. Prima di risalire ed andare a dormire nelle nostre calde cabine riceviamo la stretta di mano del potron Perama. Quale onore! .. sarà perché è la crociera che termina il giorno di Natale?.Appena saliti a bordo, noi ci sistemiamo nelle anguste cabine, mentre l'imbarcazione leva l'ancora e si mette in navigazione verso l'isola di Sumbawa. Navigheremo tutta la notte e malgrado il caldo e il rumore assordante del motore che gira a pieno regime appena sotto i nostri materassi, riesco a dormire senza problemi.
La mattina del secondo giorno ci alziamo ancora prima del sorgere del sole e noi ne approfitteremo per scattare delle magnifiche foto mentre navighiamo verso l'isola di Satonda. Qui appena arrivati in una bella baia gettiamo l'ancora per poi fare colazione e scendere poi con le scialuppa fino sulla bella spiaggia di sabbia gialla. Prima di addentrarci nell'isola la nostra guida ci dice che all'interno dell'isola vi è un lago che si è formato da uno tzunami provocato nel 1'815 da una eruzione di un vulcano sull'isola di Sumbawa
Dalla spiaggia dopo poche centinaia di metri a piedi superando una piccola collina ecco davanti a noi un bel lago vulcanico con l'acqua piatta e tranquilla di un colore intensamente verde. Dopo qualche tentennamento e su invito della guida entriamo a fare il bagno e subito ci accorgiamo che l'acqua è molto salata e si galleggia senza fare nessun movimento, quasi come nel mar morto. Per un bel momento ci divertiamo a giocare con l'acqua e a vedere tutto quanto vola e si muove all'interno di questo bellissimo cratere. Poi tanto per cambiare facciamo un giro di snorkeling fra bellissimi coralli di tutti i colori e forme, e con tantissimi pesci colorati che ci nuotano attorno. Con l'imbarcazione continuamente il viaggio costeggiando l'isola di Sumbawa fino ad un posto che ci dicono si chiama “Kilo Beach”, qui ci fermiamo a fare snorkeling e a visitare la zona vicino alla spiaggia dove vivono dei sumbawesi, piccoli e molto scuri di pelle. Mentre noi nuotiamo ci stanno ad osservare come se fossimo degli extraterrestri. Nelle vicinanze, in un fiumiciattolo pantanoso vediamo un gruppo di buffali d'acqua che stanno tranquilli con il fango fino al collo. I coralli che vediamo qui sono abbastanza malridotti e l'acqua nemmeno tanto chiara per entusiasmarci a fare snorkeling. Nessuna comparazione con quanto visto la mattina! Poi si parte in navigazione tutta la notte verso l'isola di Komodo. La cena è servita in navigazione. Poi ci prima di andare a dormire ci intratteniamo in conversazioni multilingue con i vari passeggeri di bordo.
La mattina del terzo giorno, oggi è Natale, ci svegliamo prima del sorgere del sole e non appena guardiamo fuori della cabina ci troviamo davanti un paesaggio quasi lunare; vediamo varie isole gialle senza vegetazione che fanno un notevole contrasto con il blù del mare. Inutile dire che sarà difficile limitare il numero di immagini scattate al sorgere del sole! Con il magnifico spettacolo tutto attorno facciamo colazione, prima di approdare al porto davanti all'entrata di Loh Liang del parco nazionale di Komodo. Qui veniamo suddivisi per gruppi e con una guida locale facciamo un'escursione di ca. due ore all'interno del parco alla ricerca dei famosi draghi di Komodo, che sono in realtà delle enormi lucertole, probabilmente discendenti dai dinosauri. Stranamente vivono solamente sull'isola di Komodo e sulla vicina isola di Rinca. Ci mettiamo in cammino che sono ca. le nove di mattino ma il sole si fa già sentire e la protezione solare è altamente consigliata. Già dopo poche centinaia di metri un lucertolone di Komodo ci attraversa il sentiero; si tratta di un giovane che sparisce subito nella boscaglia senza che qualcuno riesce a fotografarlo. Cammineremo poi ancora per molto tempo prima di incontrarne una femmina molto vecchia che sembra sia li ad aspettare i turisti al lato del sentiero. Ci scateniamo tutti a fotografarla da tutte le posizioni. La guida intanto ci spiega che malgrado l'apparenza bonacciona possono anche essere pericolosi per l'uomo. Tempo fa (1973?), ci dice la nostra guida, di un turista svizzero si trovarono solo gli occhiali e la dentiera, e l'anno scorso ad un guardiano del parco dovettero amputare una gamba per essere stato attaccato da un dragone. Anche la nostra guida dice di già essere stata attaccata ma di essersi potuta proteggere con il bastone che sempre portano con loro. Durante il giro vediamo molti uccelli, caprioli, e galline selvatiche. I caprioli solo il pasto preferito per i draghi di Komodo; con un capriolo un dragone riesce a vivere sei mesi. I dragoni più grandi possono raggiungere fino i 120Kg. All'uscita dal parco ci imbattiamo poi in un gruppo di tre dragoni con un piccolo appena nato da 3 mesi. Finito il giro ritorniamo sull'imbarcazione ed andiamo a fare ancora un paio di ore di snorkeling sulla “Red Beach” una spiaggia con sabbia di una tonalità leggermente rossa. Il posto è bellissimo, l'acqua limpidissima e quanto possiamo vedere nel mare è veramente notevole. Molti coralli e tanti pesci di ogni colore. Riprendiamo poi la navigazione per giungere alle quattro del pomeriggio al porto di destinazione di Labuhan Bajo sull'isola di Flores. Scendiamo con la prima scialuppa per andare a cercare un alloggio. La scelta non è molto abbondante e finiamo all'hotel Bajo nelle vicinanze del porto, niente di particolare a parte il fatto che nelle camera non abbiamo nemmeno la doccia. Facciamo poi un giro della zona prima di ritornare al molo per farci riportare sull'imbarcazione Perama per il party finale con i passeggeri e l'equipaggio. Ceneremo mentre un tramonto indimenticabile colora di rosso il cielo ed il mare intorno a noi. Dopo cena inizia la baldoria con musica a pieno volume e molta Bintang (birra indonesiana). Poi verso le undici salutiamo tutti per scendere al nostro tranquillo albergo. La crociera è stata per tutti un evento indimenticabile, sia per la compagnia trovata, sia per il tempo, ma specialmente per i meravigliosi posti visitati.
Il nostro percorso
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