Il primo giorno in questo tranquillo luogo sulla costa del Westaustralia, nella regione del parco di Ningaloo, lo dedichiamo a riprenderci dal viaggio di ieri e nel preparare la giornata di domani che vogliamo dedicare allo snorkeling. Al visitor center ci dicono che per domani non ci sono tours organizzati per il parco marino di Ningaloo. Siamo in bassa stagione e i tours non ci sono tutti i giorni. Dopo aver valutato tutte le possibilità decidiamo di noleggia un'auto per un giorno in modo da essere liberi di andare dove vogliamo. All'autonoleggio “Allen's” ci propongono un'auto automatica per 60 AU$, con 150km compresi, le più piccole per 50$ sono purtroppo esaurite. Ritornati all'ostello incontriamo Clemens e Stephanie, i due tedeschi che ci avevano aiutato per dormire la notte scorsa, ai quali chiediamo se sono interessati a venire con noi domani. Loro ci rispondono entusiasti dato che anche loro non avrebbero saputo cosa fare domani. Facciamo poi pranzo, tanto per cambiare a base di ottimi ed abbondanti fish & chips da “Lunch & Waealers” nel centro commerciale. Alle 16.30 passiamo dall'autonoleggio a prendere l'auto una Ford Laser bianca, molto spaziosa e comoda. Durante il giro di prova fino al vicino porto, per abituarci a circolare a sinistra, dobbiamo lasciare più volte la precedenza a diversi Emu che ci attraversano la strada. Qui questi grossi uccelloni girano liberi per la città per lo stupore dei turisti. Ceniamo poi, a base di panini e formaggini all'ostello in compagnia di Clemens e Stephanie, che ci raccontano delle loro esperienze di lavoro qui in Australia. Sono di Lipsia e dopo la maturità hanno deciso di passare sei mesi lavorando e viaggiando in Australia. Finora hanno lavorato 3 mesi in una coltivazione di fragole e pomodori. Ci dicono che se guardano bene come spendono dovrebbero riuscire a viaggiare un mese con quello che guadagnano in tre mesi. L'esperienza è sicuramente interessante ed arricchente oltre che permettere loro di imparare bene l'inglese e conoscere la realtà de posto. La loro prossima meta per cercare lavoro è Carnarvon (piantagioni di frutta) o Perth, dove vorrebbero poi rimanere i prossime 2- 3 mesi prima di ritornare a casa.
Secondo giorno
Il secondo giorno ci alziamo alle poco prima delle 7 per fare colazione con Clemens e Stephanie e poi fare il check-out dell'ostello prima di partire in auto verso il parco marino di Ningaloo per visitarlo e fare snorkeling. Subito dopo l'uscita di Exmouth ci troviamo davanti una enorme antenna con tralicci alti almeno 200m. Dalla guida rilevo poi che si tratta di un'antenna per le comunicazioni militari usate durante la seconda guerra mondiale dagli americani. Di recente è però stata ripresa dagli australiani. La regione, a parte alcune piccole colline, su una delle quali vi è un faro per la navigazione marina, è assolutamente piatto. Sul percorso vediamo diversi canguri ed emu che sembrano mettersi in posa per i turisti. Arriviamo all'entrata del parco appena pochi minuti prima dell'apertura. Visitato poi l'exposition center e noleggiato qui l'equipaggiamento per fare snorkeling prima di percorrere i ca 30 km fino al Oyster Stack dove ci immergiamo subito a perlustrare la bella baia. L'acqua è trasparentissima ed i colori del mare sono fantastici. Siamo i primi e sembra quasi che i pesci siano li ad aspettarci. L'acqua è tanto trasparente che riesco a fotografare i pesci senza entrare in acqua. Vi sono tanti pesci e coralli, ma, pur essendo belli, (non ne vogliano gli australiani) non sono nessun confronto con quanto visto sulle coste indonesiane. I coralli colorati sono rari, la maggior parte sono purtroppo imbianchiti ... probabile segno dei cambiamenti climatici che hanno fatto innalzare le temperature e fatto cosi ”morire” i coralli? Per i locali e per i tanti turisti che frequentano questi posti questo è il migliore per vedere i coralli e la vita marina. Passiamo circa due ore a snorkelare fra isolotti e la spiaggia sabbiosa in cerca di pesci di ogni dimensione e colore prima di spostarci nella zona di Turquoise Bay. Qui lo spettacolo è dato dal mare ed i suoi colori. La spiaggia è bianchissima ciò che fa da contrasto con le varie sfumature di blu del mare. La barriera corallina per alcune centinaia di metri è aperta, per cui entra acqua dall'oceano creando con le correnti una lingua di spiaggia verso il mare che cambia continuamente. La zona è però pericolosa perché le correnti sono forti e ti possono portare facilmente al largo. Io mi azzardo ad avvicinarmi a questa zona e devo dire grazie alle pinne per essere riuscito ad uscire dalla corrente che mi stava già trascinando via dalla costa. Un attimo di spavento e batticuore ma nulla di più. Verso le tre del pomeriggio, dopo esserci immersi numerose volte e aver visto, oltre ai pesci e coralli, anche delle tartarughe marine, ci avviamo verso l'uscita del parco. Sul percorso di ritorno visitato alcune altre spiagge e posti caratteristici. Rientrati a Exmouth consegnato l'auto dopo aver fatto il pieno con 15AU$ e percorso ca. 140 Km.
La sera al rientro all'ostello facciamo conoscenza con la Taiwanese che avevamo incontrato la prima volta al terminal dei bus di Broome con una valanga di bagagli. Purtroppo dobbiamo lasciare la compagnia di diversi che da giorni continuiamo a incontrare. Il nostro bus parte alle 10.30 per cui prendiamo i bagagli per andare a cenare al ristorante Pinocchio che si trova in fronte al terminal della Greyhound. Dopo tanto tempo siamo in un ristorante italiano. Io ne approfitto per farmi servire “spaghetti allo scoglio”, mentre Maggie prende una pizza. Tutto eccellente, e quando vogliamo pagare copriamo che il cassiere è anche il proprietario ed è un milanese che si è sistemato qui da tre anni trasformando in un ristorante quello che prima era un'autorimessa.
Il bus parte puntuale alle 10.30, e dopo un paio di ore ci devono svegliare per cambi bus al Giralia Turn Off.
Il secondo giorno ci alziamo alle poco prima delle 7 per fare colazione con Clemens e Stephanie e poi fare il check-out dell'ostello prima di partire in auto verso il parco marino di Ningaloo per visitarlo e fare snorkeling. Subito dopo l'uscita di Exmouth ci troviamo davanti una enorme antenna con tralicci alti almeno 200m. Dalla guida rilevo poi che si tratta di un'antenna per le comunicazioni militari usate durante la seconda guerra mondiale dagli americani. Di recente è però stata ripresa dagli australiani. La regione, a parte alcune piccole colline, su una delle quali vi è un faro per la navigazione marina, è assolutamente piatto. Sul percorso vediamo diversi canguri ed emu che sembrano mettersi in posa per i turisti. Arriviamo all'entrata del parco appena pochi minuti prima dell'apertura. Visitato poi l'exposition center e noleggiato qui l'equipaggiamento per fare snorkeling prima di percorrere i ca 30 km fino al Oyster Stack dove ci immergiamo subito a perlustrare la bella baia. L'acqua è trasparentissima ed i colori del mare sono fantastici. Siamo i primi e sembra quasi che i pesci siano li ad aspettarci. L'acqua è tanto trasparente che riesco a fotografare i pesci senza entrare in acqua. Vi sono tanti pesci e coralli, ma, pur essendo belli, (non ne vogliano gli australiani) non sono nessun confronto con quanto visto sulle coste indonesiane. I coralli colorati sono rari, la maggior parte sono purtroppo imbianchiti ... probabile segno dei cambiamenti climatici che hanno fatto innalzare le temperature e fatto cosi ”morire” i coralli? Per i locali e per i tanti turisti che frequentano questi posti questo è il migliore per vedere i coralli e la vita marina. Passiamo circa due ore a snorkelare fra isolotti e la spiaggia sabbiosa in cerca di pesci di ogni dimensione e colore prima di spostarci nella zona di Turquoise Bay. Qui lo spettacolo è dato dal mare ed i suoi colori. La spiaggia è bianchissima ciò che fa da contrasto con le varie sfumature di blu del mare. La barriera corallina per alcune centinaia di metri è aperta, per cui entra acqua dall'oceano creando con le correnti una lingua di spiaggia verso il mare che cambia continuamente. La zona è però pericolosa perché le correnti sono forti e ti possono portare facilmente al largo. Io mi azzardo ad avvicinarmi a questa zona e devo dire grazie alle pinne per essere riuscito ad uscire dalla corrente che mi stava già trascinando via dalla costa. Un attimo di spavento e batticuore ma nulla di più. Verso le tre del pomeriggio, dopo esserci immersi numerose volte e aver visto, oltre ai pesci e coralli, anche delle tartarughe marine, ci avviamo verso l'uscita del parco. Sul percorso di ritorno visitato alcune altre spiagge e posti caratteristici. Rientrati a Exmouth consegnato l'auto dopo aver fatto il pieno con 15AU$ e percorso ca. 140 Km.
La sera al rientro all'ostello facciamo conoscenza con la Taiwanese che avevamo incontrato la prima volta al terminal dei bus di Broome con una valanga di bagagli. Purtroppo dobbiamo lasciare la compagnia di diversi che da giorni continuiamo a incontrare. Il nostro bus parte alle 10.30 per cui prendiamo i bagagli per andare a cenare al ristorante Pinocchio che si trova in fronte al terminal della Greyhound. Dopo tanto tempo siamo in un ristorante italiano. Io ne approfitto per farmi servire “spaghetti allo scoglio”, mentre Maggie prende una pizza. Tutto eccellente, e quando vogliamo pagare copriamo che il cassiere è anche il proprietario ed è un milanese che si è sistemato qui da tre anni trasformando in un ristorante quello che prima era un'autorimessa.
Il bus parte puntuale alle 10.30, e dopo un paio di ore ci devono svegliare per cambi bus al Giralia Turn Off.
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