Con un certo rincrescimento per il bel posto che lasciamo e per la cordialità della gente del luogo ci apprestiamo, dopo aver fatto la buona colazione del Bintang Bungalow, a prendere il bemo per la poco attrattiva e caotica Ende. Il primo bus che arriva dopo una mezz'ora di attesa e pieno ma ci indicano che potremmo salire sul tetto, ciò che rifiutiamo categoricamente; e allora ci salutano e ci dicono che fra poco arriverà il prossimo. Il tempo di attesa non è perso perché possiamo assistere e fotografare tutto quanto succede nella più assoluta calma attorno a noi. C'è chi viene a fare il bucato, chi a lavare le stoviglie del giorno prima nel canale che passa al margine della strada, c'è chi ripara i freni del suo veicolo e ci sono i giovani che vanno a scuola. Il secondo bus ci permette, dopo una leggera compressione dei posti, di salire addirittura con i sacchi all'interno del bus. Il viaggio di ritorno è tranquillo ma appena arrivati al terminal dei bus di Ende eccoci nuovamente confrontati con i “mafiosi” dei trasporti locali, ma conoscendoli riusciamo a tenerceli lontani e a uscire dal terminal ed aspettare il bemo locale appena fuori. Invece delle 15'000 rupie ne paghiamo solo 2'000. Ci facciamo portare cosi direttamente davanti al Hotel Ihkra dove riceviamo la camera al primo piano che avevamo già visitato al primo passaggio da Ende. Qui reincontiamo Owen, l'irlandese che avevamo conosciuto a Moni e che sarà sulla medesima nave domani per Kupang. Dobbiamo poi attendere che si scarichi il solito temporale tropicale pomeridiano per poi uscire a fare rifornimento per il viaggio in nave di domani e cenare al Sari Allam lo stesso dove eravamo già stati. Al rientro all'albergo conosciamo poi anche Steven un australiano che sarà anche lui sulla nave per Kupang. Fa molto caldo ma dobbiamo andare presto a dormire per alzarci in tempo per prendere la nave alle sette di domani mattina.
Il nostro percorso
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