Primo giorno
Arrivo alla Southern Cross Station, alle 6.45. Preso caffè al Gloria Jean's appena fuori la stazione, per mia sorpresa Internet funziona alla grande (finalmente!) ed è gratuito; era quello che mi aspettavo dall'Australia, ma finora non era mai capitato. Dai giornali apprendiamo che Federer è diventato il King of the Australian Open, vincendo la finale con Andy Murray ieri sera intanto che noi eravamo in viaggio. Check-in all'ostello più vicino, il Nomad “All Nations Backpackers”, sembra un po tetro e rumoroso, ma sapere dove abbiamo la camera dobbiamo attendere fino alla 13 per cui andiamo a fare un giro della zona. Seguiamo la Flinders Street per arrivare alla stazione principale dei treni, che riconosciamo dal viaggio precedente in Australia. Passiamo poi al ben organizzato e funzionale “visitor centre” per raccogliere info e mappe di Melbourne. Dappertutto si vedono ancora i manifesti ed i segni dell'Australian Open di tennis appena terminato ieri. Malgrado la temperatura stamattina era alquanto inferiore a quella che eravamo abituati in Australia finora il tempo è bellissimo ed il sole comincia a scaldare per bene. Intanto Maggie è in contatto con il fratello Peter per sapere come visitare sua moglie, la cognata Pauline, che si trova all'ospedale per una recente operazione ai polmoni dopo avere già subito, nei mesi precedenti, delle pesanti cure per guarire un tumore riscontrato solo otto mesi fa. Le sue condizioni non promettono bene, per cui siamo tutti molto preoccupati. Dopo aver preso possesso della camera, purtroppo con finestra sulla rumorosa Flinders Street, prendiamo il tram per andare al Cambrini Hospital per visitare Pauline. Appena arrivati incontriamo e abbracciamo Peter che ci informa sulla situazione prima di andare nella camera e salutare Pauline. Causa l'operazione appena avuta ai polmoni fa fatica a respirare per cui cerchiamo di fare in modo che non debba parlare troppo. Rimaniamo con lei e Peter per circa un'ora, poi usciamo a fare un giro dei dintorni, mentre Peter e Paoline cenano assieme nella camera. Noi in seguito andiamo con l'auto di Peter a casa dell'amica Lady Dy e sua sorella Jan che ci hanno invitati a cena. Passiamo una bella serata con una ottima cena e lunghe discussioni. Poi le due dame che ci hanno ospitato ci portano in auto, ca 20 minuti di viaggio, fino al nostro alloggio in cento città. Qui dobbiamo, purtroppo costatare, che oltre al rumore del traffico e del tram, davanti la nostra camera vi sono anche dei rumorosi lavori stradali in corso ... la notte stavolta non promette bene!!
Secondo giorno
Come avevo sospettato stanotte, con i vari rumori e disturbi esterni, non sono riuscito a dormire molto. Con mille interruzioni avrò dormito 3 o 4 ore, per cui la prima decisione e di cambiare alloggio, dato che otre al problema della tranquillità, anche le condizioni igieniche- sanitarie, non sono per niente soddisfacenti. Dopo aver fatto la colazione ed il check-out prendiamo tutto e ci mettiamo alla ricerca di un nuovo alloggio, che troviamo a poche centinaia di metri. E' il Greenhose Backpackers. Usato Internet per varie ore poi l'alimentatore del mio LapTop, quello che avevo acquistato a Bali va in corto lanciando una bella fiammata e lasciando un odore acre di bruciato. Credo che sia solo una questione di contatti, ma quando lo apro, per cercare di ripararlo, vedo che all'interno è nero con alcune componenti letteralmente carbonizzate. Oramai capisco subito che c'è poco da riparare. Dovrò mettermi alla ricerca di uno nuovo. Usciamo poi dall'ostello per prender il tram gratuito (Circle Tram) per fare un giro di ricognizione della città e visitare il mercato centrale “Queen Victoria Market”. Purtroppo appena arriviamo dobbiamo constatare che il mercato ha appena chiuso, e tutti stanno sgomberando le mercanzie dai loro stand. Giriamo un po per vedere di riuscire a trovare almeno qualcosa da mangiare, ma niente dobbiamo ripiegare su un ristorantino cinese vicino a Chinatown. Qui, con poca spesa riceviamo degli ottimi e freschi “dumplings”, una specie di ravioli cinesi. Poi prendiamo il tram n. 5 per andare a visitare Paoline all'ospedale. Anche oggi la situazione è la stessa, anzi sembra sia più stanca e debole di ieri. Al rientro ceniamo in un ottimo ristorante indiano vicino alla Flinders Station La temperatura nelle camera è un po bassa e non abbiamo finestre verso l'esterno, ma cosi possiamo almeno dormire senza disturbi della strada come l'altra notte.
Terzo giorno
Colazione all'ostello. La cucina qui a differenza di altri ostelli è pulita e ben curata.
Siapmo poi subito partiti con il tram gratuito a visitare la città e cercare informazioni su come proseguire il viaggio verso la Nuova Zelanda ed il Pacifico ..Preso il Circle Tram per fare il giro del centro. Ma dopo poche fermate la il motore non vuole più partire. Ci mettono mano in diversi ma niente da fare, noi quindi scendiamo ed andiamo a visitare i vicini Doclands. Il nuovo e moderno settore commerciale del vecchio porto di Melbourne. Poi partiamo a piedi verso King Street per cercare l'ufficio della LAN Chile, ma all'indirizzo dove dovrebbe esserci ci dicono che hanno chiuso, e che l'unico ufficio è a Sydney. Peccato perché avremmo voluto conoscere le loro rotte verso Tahiti, l'isola di Pasqua ed il Cile. Passiamo poi alla ricerca dell'alimentatore per il LapTop che troviamo, dopo aver fatto passare diversi negozi, in un negozio di “second hand computer”. Trovato e comperato una estremamente piccolo e leggero. Il controsenso è che pesano di più i cavi che l'alimentatore. Avrò cosi meno peso da portarmi addietro.
Abbiamo poi visitato Chinatown e siamo rimasti meravigliati di trovare cosi tanti negozi e ristoranti giapponesi; invece di China dovrebbe ora chiamarla Japantown. Nelle zona abbiamo poi scoperto un negozio ALDI, si anche in Australia è arrivata l'Aldi. Entrati per curiosità ma poi visto che i prezzi sono molto più convenienti dei negozi australiani; addirittura la frutta australiana costa di meno da Aldi! Fatto spesa per una cena a base di frutta; mango, ananas e banane. Nel tardo pomeriggio inizia una leggera pioggia. Cercato poi su internet prima di andare a riposare come continuare il viaggio. Riservato online il volo con Virgin Blue fino a Christchurch in Nuova Zelanda per un prezzo conveniente di 250 AU$ a persona..
Cenato poi al medesimo ristorante indiano dell'altro ieri (rist. Flora vicino alla Flinders Station). Preso un Dosa Masala , che non conoscevamo e abbiamo visto prendere da altri. Si tratta di un specie di grande piadina ripiena di verdura e patate.
Arrivo alla Southern Cross Station, alle 6.45. Preso caffè al Gloria Jean's appena fuori la stazione, per mia sorpresa Internet funziona alla grande (finalmente!) ed è gratuito; era quello che mi aspettavo dall'Australia, ma finora non era mai capitato. Dai giornali apprendiamo che Federer è diventato il King of the Australian Open, vincendo la finale con Andy Murray ieri sera intanto che noi eravamo in viaggio. Check-in all'ostello più vicino, il Nomad “All Nations Backpackers”, sembra un po tetro e rumoroso, ma sapere dove abbiamo la camera dobbiamo attendere fino alla 13 per cui andiamo a fare un giro della zona. Seguiamo la Flinders Street per arrivare alla stazione principale dei treni, che riconosciamo dal viaggio precedente in Australia. Passiamo poi al ben organizzato e funzionale “visitor centre” per raccogliere info e mappe di Melbourne. Dappertutto si vedono ancora i manifesti ed i segni dell'Australian Open di tennis appena terminato ieri. Malgrado la temperatura stamattina era alquanto inferiore a quella che eravamo abituati in Australia finora il tempo è bellissimo ed il sole comincia a scaldare per bene. Intanto Maggie è in contatto con il fratello Peter per sapere come visitare sua moglie, la cognata Pauline, che si trova all'ospedale per una recente operazione ai polmoni dopo avere già subito, nei mesi precedenti, delle pesanti cure per guarire un tumore riscontrato solo otto mesi fa. Le sue condizioni non promettono bene, per cui siamo tutti molto preoccupati. Dopo aver preso possesso della camera, purtroppo con finestra sulla rumorosa Flinders Street, prendiamo il tram per andare al Cambrini Hospital per visitare Pauline. Appena arrivati incontriamo e abbracciamo Peter che ci informa sulla situazione prima di andare nella camera e salutare Pauline. Causa l'operazione appena avuta ai polmoni fa fatica a respirare per cui cerchiamo di fare in modo che non debba parlare troppo. Rimaniamo con lei e Peter per circa un'ora, poi usciamo a fare un giro dei dintorni, mentre Peter e Paoline cenano assieme nella camera. Noi in seguito andiamo con l'auto di Peter a casa dell'amica Lady Dy e sua sorella Jan che ci hanno invitati a cena. Passiamo una bella serata con una ottima cena e lunghe discussioni. Poi le due dame che ci hanno ospitato ci portano in auto, ca 20 minuti di viaggio, fino al nostro alloggio in cento città. Qui dobbiamo, purtroppo costatare, che oltre al rumore del traffico e del tram, davanti la nostra camera vi sono anche dei rumorosi lavori stradali in corso ... la notte stavolta non promette bene!!
Secondo giorno
Come avevo sospettato stanotte, con i vari rumori e disturbi esterni, non sono riuscito a dormire molto. Con mille interruzioni avrò dormito 3 o 4 ore, per cui la prima decisione e di cambiare alloggio, dato che otre al problema della tranquillità, anche le condizioni igieniche- sanitarie, non sono per niente soddisfacenti. Dopo aver fatto la colazione ed il check-out prendiamo tutto e ci mettiamo alla ricerca di un nuovo alloggio, che troviamo a poche centinaia di metri. E' il Greenhose Backpackers. Usato Internet per varie ore poi l'alimentatore del mio LapTop, quello che avevo acquistato a Bali va in corto lanciando una bella fiammata e lasciando un odore acre di bruciato. Credo che sia solo una questione di contatti, ma quando lo apro, per cercare di ripararlo, vedo che all'interno è nero con alcune componenti letteralmente carbonizzate. Oramai capisco subito che c'è poco da riparare. Dovrò mettermi alla ricerca di uno nuovo. Usciamo poi dall'ostello per prender il tram gratuito (Circle Tram) per fare un giro di ricognizione della città e visitare il mercato centrale “Queen Victoria Market”. Purtroppo appena arriviamo dobbiamo constatare che il mercato ha appena chiuso, e tutti stanno sgomberando le mercanzie dai loro stand. Giriamo un po per vedere di riuscire a trovare almeno qualcosa da mangiare, ma niente dobbiamo ripiegare su un ristorantino cinese vicino a Chinatown. Qui, con poca spesa riceviamo degli ottimi e freschi “dumplings”, una specie di ravioli cinesi. Poi prendiamo il tram n. 5 per andare a visitare Paoline all'ospedale. Anche oggi la situazione è la stessa, anzi sembra sia più stanca e debole di ieri. Al rientro ceniamo in un ottimo ristorante indiano vicino alla Flinders Station La temperatura nelle camera è un po bassa e non abbiamo finestre verso l'esterno, ma cosi possiamo almeno dormire senza disturbi della strada come l'altra notte.
Terzo giorno
Colazione all'ostello. La cucina qui a differenza di altri ostelli è pulita e ben curata.
Siapmo poi subito partiti con il tram gratuito a visitare la città e cercare informazioni su come proseguire il viaggio verso la Nuova Zelanda ed il Pacifico ..Preso il Circle Tram per fare il giro del centro. Ma dopo poche fermate la il motore non vuole più partire. Ci mettono mano in diversi ma niente da fare, noi quindi scendiamo ed andiamo a visitare i vicini Doclands. Il nuovo e moderno settore commerciale del vecchio porto di Melbourne. Poi partiamo a piedi verso King Street per cercare l'ufficio della LAN Chile, ma all'indirizzo dove dovrebbe esserci ci dicono che hanno chiuso, e che l'unico ufficio è a Sydney. Peccato perché avremmo voluto conoscere le loro rotte verso Tahiti, l'isola di Pasqua ed il Cile. Passiamo poi alla ricerca dell'alimentatore per il LapTop che troviamo, dopo aver fatto passare diversi negozi, in un negozio di “second hand computer”. Trovato e comperato una estremamente piccolo e leggero. Il controsenso è che pesano di più i cavi che l'alimentatore. Avrò cosi meno peso da portarmi addietro.
Abbiamo poi visitato Chinatown e siamo rimasti meravigliati di trovare cosi tanti negozi e ristoranti giapponesi; invece di China dovrebbe ora chiamarla Japantown. Nelle zona abbiamo poi scoperto un negozio ALDI, si anche in Australia è arrivata l'Aldi. Entrati per curiosità ma poi visto che i prezzi sono molto più convenienti dei negozi australiani; addirittura la frutta australiana costa di meno da Aldi! Fatto spesa per una cena a base di frutta; mango, ananas e banane. Nel tardo pomeriggio inizia una leggera pioggia. Cercato poi su internet prima di andare a riposare come continuare il viaggio. Riservato online il volo con Virgin Blue fino a Christchurch in Nuova Zelanda per un prezzo conveniente di 250 AU$ a persona..
Cenato poi al medesimo ristorante indiano dell'altro ieri (rist. Flora vicino alla Flinders Station). Preso un Dosa Masala , che non conoscevamo e abbiamo visto prendere da altri. Si tratta di un specie di grande piadina ripiena di verdura e patate.
Quarto giorno
Ci alziamo tardi e facciamo colazione all'ostello, arriviamo in ritardo ma il simpatico francese della ricezione ci concede lo stesso dei toast e il caffè. L'ambiente all'ostello è in generale un po caotico, ma funzionale e conviviale. Nella cucina ognuno fa qualcosa per conto proprio e poi lasciano in giro le stoviglie invece di lavarle e riporle al proprio posto. Per fortuna che ogni tanto c'è qualche volontario che lava e sistema tutto. Oggi il tempo è nuvoloso, e le previsioni danno 21 gradi con pericolo di pioggia nel pomeriggio. Io passo la mattina scaricando e salvando le foto scattate finora i modo di salvarle e lasciare una copia di sicurezza a Peter. Pranziamo poi al sacco all'ostello prima di prendere il tram ed andare a visitare Paoline. All'ospedale conosciamo il fratello di Paoline, Robert e che con la moglie Maria sono arrivati stanotte a visitare Paoline. A nostra sorpresa incontriamo poi anche Ladi Di e Jan. Oggi Paoline è stanca e fa fatica a parlare; forse è anche lo strss di avere così tante visite tutte assieme.. Andati poi a visitare il quartiere della vecchia città portuale di St. Kilda per poi ritornare ed andare a cena con Robert e Maria in un ottimo ristorante asiatico nel quartiere vicino all'ospedale. Rientriamo poi all'ostello con il tram, mentre sono già le 11.30.
Quinto giorno
Facciamo colazione già alle 7.15, oggi all'incontrario di ieri eravamo i primi e abbiamo dovuto togliere noi le sedie dai tavoli. Verificato le condizioni di trasporto dei bagagli per il volo di domani. Contrariamente alle nostre preoccupazioni possiamo portare con noi fino a 20 kg di bagaglio per persona più una borsa a mano di 7 kg. Oggi finalmente il tempo bello ed è ritornato il caldo dei giorni scorsi. Visitato il Victoria Market, dove ci accolgono all'entrata un gruppo di musicisti messico-sudamercani che tengono in allegria i visitatori del mercato. Nel mercato della frutta comperato un mango, delle banane, un melone e ciliegione della Tasmania; per poi mangiarle per pranzo. Le ciliegie sono talmente belle che ne prendiamo un kg per portare anche a Paoline all'ospedale. Oggi le facciamo l'ultima visita prima di continuare il nostro viaggio verso la Nuova Zelanda. La troviamo molto stanca, presumibilmente a causa dei medicamenti che ha ricevuto dopo l'operazione ai polmoni. Visto ce oggi avrà ancora diverse visite e per non affaticarla troppo rimaniamo poco tempo, ci congediamo da lei e da Peter consapevoli che la condizione è molto difficile. Noi riprendiamo poi il tram per ritornare a fare una visita a St. Kilda, prendere una buona fetta di torta per merenda, fare una visita al molo e alla vicina spiaggia. Oggi il tempo è belle seppure un po ventoso essendo anche sabato, è pieno di gente. Da qui prendiamo il tram 96 per rientrare verso il centro ed andare a visitare il grattacielo Eureka, di 300 metri di altezza e recentemente costruito. Per salire con il lift paghiamo 15 AU$, un po tanti, ma lo spettacolo che ci si presenta davanti è maestoso. Da qui, con il magnifico tempo di oggi, si vede tutta la città, e lo spettacolo del tramonto è indimenticabile. Poi, stanchi del girare, rientriamo all'ostello dove ceniamo con gli ultimi resti, prepariamo i bagagli per domani ed andiamo a riposarci per essere in forma per la lunga giornata di spostamento di domani. L'arrivo a Christchurch è previsto per la mezzanotte, per cui abbiamo già riservato anche l'ostello per non dover dormire all'aeroporto.
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