Dedichiamo la giornata di oggi all'organizzazione di un giro per visitare qualcuna delle isole dell'arcipelago polinesiano. Già durante la colazione riceviamo interessanti informazioni da Luigi e Franca due italiani giramondo che sono appena rientrati da un giro fra queste decantate isole paradisiache. Con loro conveniamo anche di noleggiare assieme domani un'auto e fare il giro dell'isola di Tahiti. Poi noi andiamo in centro per vedere se riusciamo combinare un tour di 2 o tre giorni per visitare almeno l'isola di Moorea e la tanto decantata Bora Bora. Dopo aver visitato il colorito ed animato mercato centrale andiamo all'officio della Tahiti Nui Travel dove ci facciamo dare i prezzi per un possibile itinerario segnalando le nostre aspettative finanziarie. Dalle cifre che ci vengono proposte, scartiamo l'idea di rimanere a dormire a Bora Bora; anche a causa dei danni del ciclone di quindici giorni fa che ha reso inutilizzabili alcuni alberghi di categoria economia, dovremmo spendere al minimo 350 CHF, senza colazione, senza trasporto senza ... senza. La nostra consulente non termin adi dirci cosa non è incluso nel conveniente alloggio che ci propone. Quando vede che non siamo disposti a parare così tanto e che vorremmo cambiare l'itinerario che ci propone, cominci ad abbandonare la cortesia ed i sorrisi che ci faceva prima. Qui faccio l'errore di farci la proporre un itinerario senza pernottamento a Bora Bora, con il senno di poi avrei dovuto cercare un'altra agenzia. Infine riceviamo unicamente i voli da Moorea a Bora Bora con ritorno a Papeete. Questo ci permette di andare a Moorea in battello, rimanerci una notte e poi volare con il primo volo possibile a Bora Bora e rientrare con l'ultimo volo a Papeete. Sono cosciente che non è una soluzione troppo ecosostenibile ma il desiderio di poter vedere l'isola di Bora Bora dall'aereo era troppo grande. D'altronde arrivare a Tahiti e non vedere Boora Bora è un po come andare a Roma e non visitare il Vaticano. Per pranzo ci facciamo servire due sandwich con baguette, accompagnato da una buona birra Hinano, la birra polinesiana con la pubblicità presente ovunque qui a Papeete. Hinano in Polinesiano vuo dire donna, per cui sul logo è rappresentata una attrente figura femminile polinesiana. Passiamo poi la giornata girando per il centro che a parte il mercato e la cattedrale, non è particolarmente attrattivo. In un caffè del centro Vaima riesco a trovare un collegamento Internet non protetto che mi permette di navigare gratis per alcune ore. Poi andiamo a mangiare al ristorante "3 Basseurs”, una microbirreria molto popolare e frequentata. Mi provo la novità del loro menù, crauti con frutti di mare; sembrerebbe una combinazione improponibile, ma invece, anche per mia sorpresa è stato un ottimo ed interessante pasto. Rientrando poi alla nostra pensione incontriamo casualmente Michauad, quelllo che il giorno prima ci aveva offerto un giro di rum al ristorante vicino.
Il nostro percorso
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