Primo giorno
Arriviamo al terminal dei bus di La Paz alle 7.30, il tempo è nuvoloso e fa fresco. Dopo aver ricevute le prime info dall'ufficio turistico, ci facciamo portare da un taxi fino alla 'Plaza San Francisco' dove cerchiamo un buon Caffè per fare colazione. In un vecchio caffè tradizionale ci facciamo servire una ottima colazione continentale completa. Poi, mentre Maggie mi aspetta al caffè io faccio un giro della zona alla ricerca di un hotel. Trovo un posto ben situato, pulito ed ad un buon prezzo (130 bolivianos con la colazione inclusa) al 'La Valle' a due passi da Piazza San Francisco e non lontano della zona dei vari mercati tipici di La Paz. Guardando la televisione costatiamo che oggi è per la Bolivia un giorno importante, è: 'el dia del mar' il giorno di commemorazione e ricordo della perdita dell'accesso boliviano al mare. Fu nel 1879, durante la 'guerra del salitre' (persa dalla Bolivia ed il Perù contro il Cile) che la Bolivia perdette il territorio di Calama e Antofagasta a danno del Cile. Ogni anno si ricorda questo, per la Bolivia, nefasto avvenimento con parate militari e grandi cerimonie politiche. Ho però l'impressione, che per la popolazione indigena, oggi sia un giorno come un altro. Dopo esserci sistemati all'hotel 'La Valle' partiamo per la visita della zona dei mercati. Per primo ci gustiamo dei buoni succi di frutta fresca e, dopo aver girato il mercato degli alimentari pranziamo, a base di trota del Titicaca in un ristorantino popolare del mercato. La trota alla griglia è molto buona e al prezzo ridicolamente basso di 1.20 CHF. Poi continuiamo il giro fra i mercati di artigianato, 'de las brujas' (magia) e di tutte le altre mercanzie utili alla popolazione locale. Il 'mercado de las brujas' è molto tipico, ma non è più quello che mi ricordo della mia prima visita di trentatré anni fa. Si possono vedere ancora qualche feto di lama o piccoli lama mummificati ma non molto di più. Visitiamo poi anche il Museo della Coca dove in forma educativa si cerca di far capire l'importanza di questo prodotto per la popolazione andina. Quello che non sapevo è che la Coca Cola proviene dall'idea di mettere della cocaina nel vino. Il vino si chiamava 'Vin de Amelie' e fu commercializzato per un certo tempo, ma fu poi proibito. L'idea fu ripresa da un americano (Mr. Palmeston) il quale iniziò a produrre una bevanda dissetante e frizzante contenente della cocaina. All'inizio del 1900 la cocaina venne proibita, ma intanto la successo della Coca Cola era già inarrestabile, anche senza l'aggiunta di cocaina. Terminato il giro del mercato fra il su e giù delle stradine attorno alla cattedrale di San Francisco andiamo a cenare in un ristorantino vegetariano appena dietro la cattedrale.. Qui la temperatura alla sera ed al mattino è abbastanza fresca e non invoglia a stare in giro troppo a lungo, per cui si va a nanna presto per essere freschi domani mattina.
Secondo giorno
Fatto colazione all'hotel alle 8 per poi partire a piedi verso il terminal dei bus per acquistare i biglietti per continuare, domani mattina, il nostro viaggio i direzione del Perù. Con l'addetta della compagnia 'Nuevo Continente' riesco a trovare una combinazione fra tour e trasporto che ci permette di visitare le ruine di Tiwanaku alla mattina e poi proseguire il viaggio da El Alto verso Copacabana, senza dover ritornare a ancora a La Paz. Poi ci incamminiamo per andare a visitare la zona est e sud di La Paz. Iniziamo da Palza San Francisco alla 'Palza Murillo', il vero centro politico ed amministrativo della Bolivia. La 'Plaza Murillo' è famosa per i tanti colpi di stato ed i tanti presidenti uccisi nei primi cento anni dopo l'indipendenza del Paese andino. Nei primi 150 anni di indipendenza vi furono più di 100 presidenti, qualcuno del quali resistette al potere per soli pochi giorni. La maggior parte dei cambiamenti di potere furono violenti ed risolti con mano militare. Noi continuiamo poi il nostro lungo giro inerpicandoci fra stradine e scalinate fino al 'Mirador Killi Killi, daa dove si ha una vista stupenda a 360 gradi della città. Oggi La Paz ha circa 2 milioni di abitanti, dei quali ca. un milione vive all'interno dell'amplia vallata che va dai 4'000m di El Alto ai 2'500m della zona sud. Credo che La Paz sia l'unica città dove i poveri vivono in alto ed i ricchi in basso! Dopo essere scesi dal Mirador verso la strada principale che collega la zona nord con quella sud, prendiamo un taxi e ci facciamo portare ai quartieri bassi di Calacoto e San Miguel. Qui siamo a ca. 2'500m sldm e la temperatura è già più gradevole. Tutt'attorno vediamo le montagne ed il margine dell'altoplano, mentre le strade sono meglio tenute e spiccano grandi palazzi appena costruiti o in costruzione. San Miguel è un centro commerciale con moltissimi negozi per lo shopping dei ricchi boliviani e dei turisti. Io ne approfitto per comperarmi un paio di scarpe nuove, dato che quelle che ho, e che mi seguono dall'inizio del viaggio, cominciano ad abbandonarmi. Poi con un altro gentile anziano taxista che, conversando durante tutto il viaggio e raccontandoci delle difficoltà di circolazione, ci riporta fino alla piazza San Francisco. Andiamo poi a cenare in un ristorante a due passi dal nostro hotel. Anche stasera andiamo presto a dormire per poterci alzare alle 7 e partire alle 8 per il tour a Tiwanaku.
Arriviamo al terminal dei bus di La Paz alle 7.30, il tempo è nuvoloso e fa fresco. Dopo aver ricevute le prime info dall'ufficio turistico, ci facciamo portare da un taxi fino alla 'Plaza San Francisco' dove cerchiamo un buon Caffè per fare colazione. In un vecchio caffè tradizionale ci facciamo servire una ottima colazione continentale completa. Poi, mentre Maggie mi aspetta al caffè io faccio un giro della zona alla ricerca di un hotel. Trovo un posto ben situato, pulito ed ad un buon prezzo (130 bolivianos con la colazione inclusa) al 'La Valle' a due passi da Piazza San Francisco e non lontano della zona dei vari mercati tipici di La Paz. Guardando la televisione costatiamo che oggi è per la Bolivia un giorno importante, è: 'el dia del mar' il giorno di commemorazione e ricordo della perdita dell'accesso boliviano al mare. Fu nel 1879, durante la 'guerra del salitre' (persa dalla Bolivia ed il Perù contro il Cile) che la Bolivia perdette il territorio di Calama e Antofagasta a danno del Cile. Ogni anno si ricorda questo, per la Bolivia, nefasto avvenimento con parate militari e grandi cerimonie politiche. Ho però l'impressione, che per la popolazione indigena, oggi sia un giorno come un altro. Dopo esserci sistemati all'hotel 'La Valle' partiamo per la visita della zona dei mercati. Per primo ci gustiamo dei buoni succi di frutta fresca e, dopo aver girato il mercato degli alimentari pranziamo, a base di trota del Titicaca in un ristorantino popolare del mercato. La trota alla griglia è molto buona e al prezzo ridicolamente basso di 1.20 CHF. Poi continuiamo il giro fra i mercati di artigianato, 'de las brujas' (magia) e di tutte le altre mercanzie utili alla popolazione locale. Il 'mercado de las brujas' è molto tipico, ma non è più quello che mi ricordo della mia prima visita di trentatré anni fa. Si possono vedere ancora qualche feto di lama o piccoli lama mummificati ma non molto di più. Visitiamo poi anche il Museo della Coca dove in forma educativa si cerca di far capire l'importanza di questo prodotto per la popolazione andina. Quello che non sapevo è che la Coca Cola proviene dall'idea di mettere della cocaina nel vino. Il vino si chiamava 'Vin de Amelie' e fu commercializzato per un certo tempo, ma fu poi proibito. L'idea fu ripresa da un americano (Mr. Palmeston) il quale iniziò a produrre una bevanda dissetante e frizzante contenente della cocaina. All'inizio del 1900 la cocaina venne proibita, ma intanto la successo della Coca Cola era già inarrestabile, anche senza l'aggiunta di cocaina. Terminato il giro del mercato fra il su e giù delle stradine attorno alla cattedrale di San Francisco andiamo a cenare in un ristorantino vegetariano appena dietro la cattedrale.. Qui la temperatura alla sera ed al mattino è abbastanza fresca e non invoglia a stare in giro troppo a lungo, per cui si va a nanna presto per essere freschi domani mattina.
Secondo giorno
Fatto colazione all'hotel alle 8 per poi partire a piedi verso il terminal dei bus per acquistare i biglietti per continuare, domani mattina, il nostro viaggio i direzione del Perù. Con l'addetta della compagnia 'Nuevo Continente' riesco a trovare una combinazione fra tour e trasporto che ci permette di visitare le ruine di Tiwanaku alla mattina e poi proseguire il viaggio da El Alto verso Copacabana, senza dover ritornare a ancora a La Paz. Poi ci incamminiamo per andare a visitare la zona est e sud di La Paz. Iniziamo da Palza San Francisco alla 'Palza Murillo', il vero centro politico ed amministrativo della Bolivia. La 'Plaza Murillo' è famosa per i tanti colpi di stato ed i tanti presidenti uccisi nei primi cento anni dopo l'indipendenza del Paese andino. Nei primi 150 anni di indipendenza vi furono più di 100 presidenti, qualcuno del quali resistette al potere per soli pochi giorni. La maggior parte dei cambiamenti di potere furono violenti ed risolti con mano militare. Noi continuiamo poi il nostro lungo giro inerpicandoci fra stradine e scalinate fino al 'Mirador Killi Killi, daa dove si ha una vista stupenda a 360 gradi della città. Oggi La Paz ha circa 2 milioni di abitanti, dei quali ca. un milione vive all'interno dell'amplia vallata che va dai 4'000m di El Alto ai 2'500m della zona sud. Credo che La Paz sia l'unica città dove i poveri vivono in alto ed i ricchi in basso! Dopo essere scesi dal Mirador verso la strada principale che collega la zona nord con quella sud, prendiamo un taxi e ci facciamo portare ai quartieri bassi di Calacoto e San Miguel. Qui siamo a ca. 2'500m sldm e la temperatura è già più gradevole. Tutt'attorno vediamo le montagne ed il margine dell'altoplano, mentre le strade sono meglio tenute e spiccano grandi palazzi appena costruiti o in costruzione. San Miguel è un centro commerciale con moltissimi negozi per lo shopping dei ricchi boliviani e dei turisti. Io ne approfitto per comperarmi un paio di scarpe nuove, dato che quelle che ho, e che mi seguono dall'inizio del viaggio, cominciano ad abbandonarmi. Poi con un altro gentile anziano taxista che, conversando durante tutto il viaggio e raccontandoci delle difficoltà di circolazione, ci riporta fino alla piazza San Francisco. Andiamo poi a cenare in un ristorante a due passi dal nostro hotel. Anche stasera andiamo presto a dormire per poterci alzare alle 7 e partire alle 8 per il tour a Tiwanaku.
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