Il nostro percorso

sabato 1 maggio 2010

24 – 30 aprile 2010 Isla Margarita, Venezuela

Primo giorno
Dopo esserci alzati abbastanza presto ci mettiamo alla ricerca di un ristorante per fare colazione. Nel primo che troviamo appena al lato dell'albergo proprio mentre stiamo pagando per farci servire il caffè va via la corrente la cassiera mi comunica laconicamente 'no hai mas cafè'. Giriamo poi per lungo tempo a zonzo per poi trovare un ristorante vicino al porto che ci serve un'eccellente caffè con delle empanadas dolci e salate. Visitiamo la parte centrale vicino alla Plaza Bolivar con la maestosa cattedrale e la zona dei negozi per poi ritornare all'hotel a prendere i bagagli e partire per cercare u n posto migliore per soggiornare i prossimi giorni. Prima di partire cerchiamo di cambiare i nostri € in bolivares. Al mercato nero ci accorgiamo che è troppo pericoloso per cui ritorniamo al ristorante di ieri che anche se non ci da il massimo ci offre un ottimo cambio.
Con il taxi ed un loquace taxista ci facciamo poi portare fino alla Playa di El Agua, una trentina di km più al nord dove le spiagge, ci dicono, sono le migliori dell'isola.Trovato alloggio 'all inclusiv' per 320 Bolivare al 'Miramar Village' di El Agua. La nostra spiaggia dove abbiamo l'ombrellone e la sedia a sdraio e possiamo anche farci servire bevande alcooliche o non, è il ristorante 'Pes Espada' a ca 100m dall'albergo. Qui conosciamo una copia di tedeschi che vengono qui da sei anni, ed uno svizzero che si sta preparando per ritornare a casa con la figlia che ha girato per diversi mesi in America centrale. Cenato la prima sera all'albergo con solito buffet venezuelano senza grandi pretese. All'albergo dominano due grandi e coloriti pappagalli (Are), uno di 15 e l'altro di solo un anno e mezzo. I due sono assieme da pochi giorni e sono per questo molto gelosi ed ogni tanto si aggrediscono l'un l'altro cosi che deve intervenire l'addetto alla ricezione per separarli e metterli in castigo.
Secondo giorno
Oggi è domenica per cui abbiamo fatto una giornata di relax totale con colazione alle 9.30, una puntata in spiaggia fino alle 13.30 seguita dal pranzo all'albergo, ritorno in spiaggia fino all'ora di cena. La cena di oggi è praticamente come la cena di ieri con solo qualche ingrediente che è diverso. Decidiamo cosi di cercare un'altra sistemazione che ci permetta di essere flessibili nell'andare a mangiare dove vogliamo. La scelta di ristoranti è tanto vasta ed i prezzi sono tanto convenienti (almeno per noi) che è peccato stare sempre allo stesso posto. Anche i tedeschi che sono allo stesso albergo vanno quasi sempre a mangiare i altri ristoranti. Loro però hanno un pacchetto con l'albergo incluso nel volo e non possono, se non a loro spese, cambiare di albergo. Intanto noi passiamo il pomeriggio e la serata al Pez Espada fra una birra ed un caipirinha!

Terzo giorno
Dopo la colazione all'albergo usciamo per bere un buon caffè al 'Cafe Margarita' dove chiediamo info sulle abitazioni che loro propongono e che comprendono la colazione servita al loro ristorante. Qui si beve il miglior caffè del posto. Noi siamo un po stufi dei buffet sempre uguali che ci vengono proposti all'albergo 'all inclusiv' dove siamo adesso. Dopo aver visto la camera che è una piccola abitazione tipo bungalow con bagno, frigo, TV ad un prezzo interessante, anche se include solo la colazione e non abbiamo più le attrezzature per la spiaggia. Andiamo poi a fare il bagno ancora al 'Pez Espada' ed a prenotare i tour per i prossimi due giorni. Dopo l'ultimo pranzo all'albergo Miramar traslochiamo di una cinquantina di metri alla 'Posada Archipelago'. Per i prossimi due giorni prenotiamo da Ciro un Safari Tour, in pratica il giro dell'isola in Jeep con visita dei vari punti di interesse ed il pranzo incluso; e per il giorno dopo un Tour di snorkeling alle Islas de los Frailes. Il resto del pomeriggio lo passiamo in spiaggia per poi andare a cena al ristorante vicino al 'mercado de artesanias'. Cerco poi senza successo di trovare un posto per collegarmi ad internet e poter riservare il volo di ritorno. Tutti gli internet cafè chiudono alle 17.00 e i pochi collegamenti wireless degli alberghi sono cifrati.


Quarto giorno, tour dell'isola

La mattina per la prima volta, e dopo molto tempo, piove e tratti sembra un diluvio. Al ‘Cafè Margarita’ dove andiamo colazione ci dicono che sono più di quattro mesi che non piove e sperano che piova per tutto il giorno. Non sarà perô il caso perche poi verso le 9.00 quando ci vengono a prendere per partire per il tour dell’isola, smette ed il resto della giornata sarà variabile ma senza altra pioggia. Partiamo puntuali con un vecchio Jeep (Safari Tour) guidato dal simpatico Ely, che parla un po’ di tedesco e sarà anche la nostra guida per visitare l’isola. Con noi ci sono anche due tedeschi, Stefan e Robert, qui per trascorrere due settimane di vacanze balneari. Dopo aver fatto rifornimento di viveri e birra partiamo dapprima per visitare all’interno ‘La Assuncion’, la capitale dell’isola. Assuncion è solo una piccola cittadina di 20'000 abitanti ma è storicamente sempre stata la capitale governativa dell’isola e dello stato di ‘Nueva Esparta’. Oltre alla piazza Bolivar e ai vecchi stabili pubblici dei tempi della colonia non presenta niente di particolare da vedere. Appena fuori Assuncion visitiamo il ‘Castillo Santa Rosa’, famoso per essere stato la prigione della moglie dell’eroe della liberazione dell’isola, Juan Bautista Arismendi. Poi ancora nella zona all’interno dell’isola visitiamo la basilica della ‘Nuestra Señora del Valle’, un po’ la Lourdes venezuelana, un vero e proprio luogo di pellegrinaggio cattolico. Dall’interno passiamo alla costa fino al parco nazionale della ‘Laguna de la Restinga’, qui con una barca a motore facciamo un giro di un’ora fra le mangrovie di questa magnifica laguna di acqua salata con molti uccelli e addirittura delle stelle e cavallucci marini. Il giro continua poi verso la penisola di Macanao dove andiamo a mangiare in un tranquillo e ottimo ristorante a Punta Arenas. Continuiamo poi il giro dell’isola ritornando a ‘El Agua’ passando per JuanGriego e Manzanillo. Nella regione fra le due isole, Ely da ‘buon machista’ ci fa vedere il punto migliore per vedere ‘las Tetas de Maria Guevara’; due colline che viste da una certa angolazione mostra i lineamenti di due seni visti in lontananza. La sera andiamo inutilmente a cercare un posto per accedere a Internet e riservare il volo di ritorno. Ceniamo in un ristorante a sud della spiaggia vicino al mercato di artigianato.
Quinto giorno, mercoledì, snorkeling
Stamattina, dopo la nostra solita colazione al Cafè Margarita, veniamo prelevati in auto per andare alla porto dei pescatori di ‘El Tirano’ dove ci attendono le imbarcazioni per andare a fare il Tour di Snorkeling alle ‘Isole Los Frailes’. Qui reincontriamo i due tedeschi Robert e Stefan, con i quali abbiamo già fatto il tour di ieri. L’imbarco sulla barca a motore è abbastanza laborioso ma infine riusciamo a salire tutti indenni. In tutto siamo una ventina di passeggeri di diverse nazioni, una dozzina fanno snorkeling mentre i restanti si predispongono per fare immersione con le bombole. Fra quelli che vogliono fare immersione vi è anche Günther, un‘pesante’ tedesco, tanto ingombrante che mi chiedo come farà a immergersi. La barca spinta da tre motori di 40 cavalli viaggiando fra le onde e con il vento spruzza acqua da tutte le parti e per noi che siamo dietro è una doccia continua. Arriviamo fradici dopo ca. un’ora di navigazione in un piccolo porto di pescatori su una delle isole dove andremo ad immergersi. L’acqua è trasparentissima, vi sono tanti pesci colorati ma i coralli che eravamo abituati di vedere in Asia e Oceania qui sono pochi e non cosi variopinti. Dopo il buon pranzo a base di pesce fresco alla griglia ritorniamo in mare in un altro posto dove la quantità di pesci che vediamo è straordinaria. Ve ne sono di tutti i colori e forme che ci girano attorno e possiamo pesino toccare. Il rientro con la barca è per fortuna meno movimentato di quello di andata e mi permette di addirittura scattare delle foto e discutere con altri compagni di avventura. Il tedesco Günther, che a differenza di quanto pensavo inizialmente, è invece l’unico che ha il brevetto di immersione e ci dice che quanto fatto dagli altri, cioè di immergersi senza esperienza e senza una formazione specifica, è molto rischioso ed illegale. Dopo il rientro ho finalmente il tempo per trovare un Internet-Cafè per prenotare il volo di ritorno. Riesco a prenotare il volo di ritorno tramite ‘edreams’con la Condor Airways, ma a causa di un problema di sicurezza con il pagamento tramite la carta di credito non ricevuto ancora gli e-ticket del volo. Il messaggio di ritorno mi segnala di attendere qualche giorno prima di prendere contatto telefonico.



Sesto/settimo giorno
Passiamo i seguenti giorni nel totale relax fra la spiaggia e i vari ristoranti di El Agua. Intanto siamo sempre ancora in attesa della conferma del volo di rientro. Una sera, seguendo il consiglio di Ely, la guida del tour dell’isola, prendiamo un taxi per andare a vedere e fotografare il tramonto alla Playa Manzanillo, un bel villaggio di pescatori sulla punta a nord dell’isola. Qui reincontriamo i due tedeschi Stefan e Robert che oggi hanno noleggiato un'auto e hanno fatto un piccolo tour dell'isola.

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