Il nostro percorso

lunedì 16 marzo 2009

14 - 15 marzo 2009 Ubud, isola di Bali

Prima di partire dalla incantevole isola di Gili Air ho fatto, appena alzato, un breve giro fotografico sulla spiaggia davanti anoi per riprendere i bellissimi colori del sorgere del sole da dietro il vulcano Gunung Rinjani che sovrasta la vicina isola di Lombok. Facciamo poi la solita colazione con pankakes e frutta, sistemiamo i bagagli per poi recarci al punto di partenza delle imbarcazioni. Dopo la solita attesa e l'imbarco sulla traballante barca fra bagagli e galline in meno di mezz'ora raggiungiamo l'isola madre di Lombok. Da qui proseguiamo su degli sgangherati minibus, passando per la capitale dell'isola Mataram, e dopo aver cambiato un paio di volte di autista il porto dei traghetti di Lempar. Sul grande piazzale fa spicco un camion con un'enorme faccia di Obama dipinta sul telone posteriore. Noi dobbiamo attendere due lunghe ore sotto il sole cocente per poi salire sul traghetto che ci porterà indietro a Padang Bay sull'isola di Bali. Sul traghetto abbiamo la compagnia di alcuni giovani che allietano la traversata con canti e suoni di chitarra. In vicinanza della costa di Bali una enorme e maestosa nave da crociera, la Star Princess, ci attraversa la rotta. Arriviamo al porto di Padang Bay che già si fa sera. Qui poi nella solita confusione dello sbarco fra camion, auto e passeggeri scendiamo per cercare il nostro minibus che ci trasporterà poi fino al centro di Ubud dove veniamo scaricati quasi in mezzo alla strada. Siamo così stanchi che scegliamo di rimanere nel primo alloggio che incontriamo nelle vicinanze. Il posto è spartano ma tranquillo, pur essendo centrale e con tutto il traffico non sentiamo quasi niente. I padroni sono molto ospitali e attorno abbiamo un bel giardino con molte piante in fiore.
Il giorno seguente ci alziamo freschi di buon mattino e dopo la solita colazione balinese ci incamminiamo per fare un lungo giro della città cercando di non farci indurre troppo nella tentazione dello shopping turistico. Siamo agli ultimi giorni e tentazione è grande di riempire i sacchi con i tanti prodotti dell'artigianato locale. Ubud è conosciuta per essere la capitale dell'artigianato balinese. Noi percorriamo la Monkey Street con le scimmiette che si mettono in mostra in tutte le pose per farsi fotografare, per poi finire nel grande mercato dell'artigianato nel centro, qui si trova moltissima roba ma di qualità limitata. Meglio faremo visitando i vari negozi specializzati. Pranziamo in un ristorante italiano con una terrazza sul tetto al terzo piano; daqui abbiamo una vista stupenda su tutta la regione. In ogni direzione si vedono stupende case e templi spuntare dalla vegetazione. Veniamo poi informati che tutti stanno ornando le case ed i templi per preparare una importante festa Indù che si terra fra tre giorni. Peccato che il giorno dopo la nostra partenza!! Per compensare decidiamo di andare la sera ad assistere ad un bellissimo e colorato spettacolo di danza balinese. Lo spettacolo termina con spettacolare danza sui carboni (noci di cocco) ardenti.












Nessun commento: