Il nostro percorso

giovedì 5 marzo 2009

26 - 29 febbraio / 1 marzo 2009 Lovina

Stamattina sveglia alle 5.45 per prepararci con i vestiti caldi e partire in barca, con nostro fido Udin, alle 6 mentre è ancora notte. Saliti in barca il nostro rematore lentamente ci porta nelle vicinanze del tempio Ulan Danu. Nel frattempo comincia ad albeggiare ed il lago piatto, senza una minima onda, è come uno specchio che riprende e riflette ogni dettaglio visibile tutto attorno. Poi ci sistemiamo con la barca in punto strategico dove vediamo salire il sole ed abbiamo come primo piano il profilo del tempio. Inutile dire che con queste condizioni le nostre macchine fotografiche funzionano a raffica per catturare l'immagine nell'istante migliore. Poi il sole si alza e anche noi terminiamo il giro in barca facendo ritorno al bel parco dell'albergo dove siamo alloggiati. Una nebbiolina quasi trasparente rende il paesaggio biancastro, come ovattato. Senza accorgercene abbiamo passato due ore bellissime senza quasi accorgercene. Oggi è il compleanno di Maggie; per cui auguro un buon compleanno anche tramite il presente blogpost! La colazione, a base di pancake e frutta ci viene servita nel parco mentre il sole comincia a riscaldare la temperatura. Poi dopo aver caricato i nostri bagagli partiamo in auto con il fratello di Udin per andare, prima a visitare il giardino botanico, e poi per portarci fino a Lovina Beach, passando per la zona vulcanica dei tre laghi e poi scendere fino al mare. Il parco è abbastanza esteso e mostra in forma concentrata tutte le piante e la flora di Bali. Visitiamo il padiglione delle orchidee selvatiche (poche sono in fiore perché non è la stagione) il settore delle piante acquatiche, di quelle medicinali .. poi dobbiamo metterci al riparo perché incappiamo in un bel temporale tropicale. Facciamo poi in tempo a metterci la mantellina ed uscire per continuare il viaggio. Per fortuna il temporale è di breve durata e poco dopo ritorna il sole. Il viaggio procede costeggiando il bordo del cratere con sotto i tre laghi vulcanici di Bratan, di Buyan e di Tambling:Su un tratto in leggera salita ci fermiamo in alcuni spiazzi a vedere dei gruppi di scimmie a mangiare elegantemente le banane offerte dai turisti. Lo spettacolo è bello ma è meglio non pensare che le povere scimmie dipendono totalmente dai turisti; come purtroppo tanti abitanti qui a Bali! La strada poi discende fra una vegetazione lussureggiante, tra coltivazioni di riso, cacao, caffè, chiodi di garofano e riso, senza contare la frutta tropicale. Sul percorso passiamo dai villaggi di Munguk e di Mayong, due paesi sistemati quasi a precipizio sulla montagna. Facciamo poi una camminata di ca. un km su un sentiero nella foresta per visititare la cascata di Gitgit; niente di spettacolare ma l'ambiente circostante è molto bello e fresco. Poi terminata la discesa fra le ultime risaie andiamo a visitare un bellissimo tempio Buddista di "Brahmavjhara Arama" prima di farci portare a Lovina Beach. Qui troviamo subito una ottima sistemazione al Bayu Kartika in una casetta tipo bungalow proprio davanti alla spiaggia. Inoltre abbiamo una bellissima e maestosa piscina e un ruscello con delle pozze d'acqua con dei bei fiori di loto e degli iguanoa di Komodo. Sono delle lucertolone che possono arrivare anche a 100 o più chili che vivono solo sull'isola indoneesiana di Komodo. Qui ne hanno due adulti e, ci dicono, una diecina di piccoli (grandi coma da noi i ramarri). A cena per festeggiare il compleanno di Maggie andiamo a cena in ottimo ristorante dove ci facciamo servire oltre al pesce (tonno) anche una bottiglia di vino bianco di Bali. Sorprendentemente il vino è buono, peccato solo che l'unico pesce che avevano, loro dicono che pescano in questa stagione!!; è il solito banale tonno. La realtà è che quasi tutti i pescatori locali preferiscono portare i turisti a vedere i delfini che a pescare. Noi volutamente rinunciamo all'escursione in barca per andare a visitare (disturbare) i delfini. Noi passiamo i giorni seguenti a fare relaxing, a fare un'uscita di snorkeling sulla barriera corallina a poche centinaia di metri dalla spiaggia e a prepararci per il ritorno. Dato che le notizie delle ultime settimane sulla salute della mamma di Maggie non sono tanto buone e poi comincia a farsi sentire, dopo quasi cinque mesi, una certa stanchezza, abbiamo deciso di interrompere il viaggio e ritornare a casa. Per cui una delle attività principali è ora di trovare un volo possibilmente economico prima che scada il visto indonesiano. La ricerca su internet è molto laboriosa e noiosa il quanto i collegamenti sono lentissimi. Non abbiamo trovato nessun collegamento wireless gratuito per cui si deve pagare a tempo! Ci rivolgiamo a due agenzie per vedere se vale la pena di pagare i l volo in rupie, e diffatti ci trovano un volo con la Thai Airline Bali – Milano per ca 1'000 fr a testa. Quelli trovati con internet erano sui 1'500fr. Dopo una laboriosa calcolazione dei vari tassi di cambio riusciamo a pagare il conto con un mix di dollari, euro e franchi che avevamo con noi. Risolto questo problema ci prepariamo a partire con un autista consigliatoci dal pescatore che ci ha portato ieri a fare snorkeling. La nostra prossima destinazione è la regione del vulcano Batur.

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