Il nostro percorso

martedì 13 aprile 2010

11 aprile 2010 da Puerto Maldonado a Rio Branco (Brasile)

Stamattina la prendiamo con comodo visto che la partenza è per mezzogiorno. Dopo colazione mi prendo la macchina fotografica per fare un giro nella zona centrale delle città che finora avevamo visto solo di notte. Arrivato sulla Plaza de Armas, mi trovo in mezzo a tanta gente ed ad una cerimonia politico militare. Assisto alla parata militare ed all'alzabandiera con un toccante discorso di un alto graduato militare sulla lotta alla corruzione in Perû e nel dipartimento di Madre de Dios. Poi fatti bagagli ed il check-out partiamo a piedi verso il fiume 'Madre de Dios', per attraversarlo con un traghetto ed andare ad attendere il bus. A lato del porto dei traghetti si vedono molto bene i piloni del nuovo ponte in costruzione. Ci dicono che dovrebbe essere inaugurato a novembre di quest'anno, ma a vedere lo stato attuale dei lavori mi sembra poco realistico. Il ponte cosi come la sistemazione del tratto fino a Cuzco fanno parte dell'ambizioso progetto Brasiliano-Peruano della 'Carretera Transoceanica. Prima di partire facciamo ancora in tempo a bere l'ultima cerveca 'Cuzquena' e a fare un piccolo rifornimento di biscotti e bevande per il lungo viaggio. Il nostro bus è un Mercedes praticamente nuovo e alla partenza siamo in soli 5 passeggeri. Sarà perchè oggi é domenica! La partenza è puntuale e dopo alcuni km di strada dissestata inizia il 'Tramo 3 della Transoceanica' che è interamente asfaltata fino a Rio Branco. Il percorso e pianeggiante ed è in pratica uno squarcio, di alcune centinai di m, nella foresta primaria amazzonica. Qua e la qualche abitazione di contadini e qualche mucca al pascolo ma niente di più, a parte l'asfalto, solo verde da ogni lato si guarda. Verso le 16 arriviamo a Inapari, che con poche case in legno è il posto di frontiera Peruano. Fanno bella presenza le noci del brasile, qui chiamate castañas, esposte ad essicare al sole. Sono esposte in gran quantita ma nessuno le vende. Senza gradi formalità ci timbrano l'uscita sul passaporto. Peccato che in timbro è cosi sbiadito che non si vede neanche! Prima di ripartire cambiamo i nostri ultimi soles in reales brasiliani tanto per poter cenare e pagare la prima notte in albergo. Poi continuiamo per qualche km. Dove su una piccola altura, si trova il posto di frontiera Brasiliano di Assis, Qui tutto è più grande ed organizzato, hanno perfino una macchina per controllare i bagagli ai raggi x. Passate senza problemi le solite formalità doganali ripartiamo per le ultime 5 ore di viaggio in terra brasiliana. Qui il paesaggio in se non cambia di molto, ma si vedono molte Fazendas con centinaia e centinaia di mucche al pascolo. In molti punti si vedono grandi colonne di fumo e foreste che bruciano, segnali evidenti che il disboscamento tramite incendi e ancora molto praticato in questa regione amazzonica. Poi lentamente si fa notte, anche perché qui abbiamo un'ora in più del Perù e quando si è quasi fatto notte ci fermiamo a Brasileia a fare cena al ristorante 'O boi na Brasa'. Il menù è un buffet freddo che si paga a peso. Poi via per le ultime tre ore di viaggio nella notte. Arriviamo stanchi al Rodoviario di Rio Branco e ci sistemiamo in uno degli hotel più vicino. Non è un gran che, è però relativamente pulito, ma visto che è solo per una notte ci va bene anche cosi. Paghiamo 40 reales, forse un po troppo per quello che è ma siamo in Brasile e come risaputo i prezzi sono più elevati che in Perù e Bolivia.

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