Il nostro percorso

mercoledì 21 aprile 2010

19 aprile 2010 da Manaus a Boa Vista

Oggi ci attende uno dei percorsi fra i più duri ti tutto il nostro giro del mondo. Sono 780 Km di strada, asfaltata ma non nelle migliori condizioni nel mezzo di una delle foreste più insidiose del mondo. La BRA 174 fra Manaus e Boa Vista per lungo tempo è stata una delle strade più difficili da passare anche per veicoli a quattro trazioni. Poi, durante gli anni 90 è stata asfaltata ma come si sa la foresta non è amica dell'asfalto e ora sta lentamente ritornando in condizioni come prima dell'asfaltatura. Dopo la colazione prendiamo un taxi per il Terminal Rodoviaro situato alla periferia nord di Manaus. Prendiamo subito i biglietti per il bus delle 10 e ci mettiamo pazientemente a vedere quello che capita attorno a noi. E' tutto un andirivieni di bus e passeggeri che portano con se ogni tipo di mercanzia. Vi è persino uno che si porta con se, nel bagagliaio del bus, un centinaio di kg di piantine di cipolle. Vi lascio immaginare l'odore nel bus dopo un viaggio di decine di ore stto il sole cocente. Il nostro bus parte, totalmente pieno, con 30 minuti di ritardo. Le condizioni della strada sulla primo parte del percorso, fino alla pausa di mezzogiorno a 'Presidente Figueredo', sono buone. Ma poi quando ci inoltriamo sempre più nella foresta e ci avviciniamo alla regione di Roraima, la strada diventa un inferno. Vi sono cosi tanti buchi che il bus deve continuamente frenare ed accelerare viaggiando a zig zag per cercare di evitarli. Per il bus e per noi una vera tortura. Questo per ben oltre 400km. Appena entrati nello stato di Roraima dei cartelli ci segnalano che siamo nel territorio degli indigeni Waimiri Atroari e che è proibito fermarsi, cacciare, pescare ecc. ecc. In questa zona la foresta è particolarmente fitta e a tratti il bus deve passare sfiorando i rami degli alberi che costeggiano la strada. Dalla guida leggo che i citati indigeni hanno dato non pochi problemi durante la costruzione della strada che percorriamo. Solo a costruzione terminata il governo brasiliano ha trovato un accordo con gli indigeni per mantenere la circolazione su questa strada ma concedendo importanti concessioni, come per esempio che la strada rimane chiusa dalle sei di sera alle sei del mattino. Poi ad un certo punto, prima del posto di controllo di Jundià dove dobbiamo consegnare addirittura il passaporto, sentiamo sotto di noi dei forti colpi ogni volta che la ruota passa sopra un buco. Vedremo poi dopo che si è letteralmente spaccato uno dei supporti di un ammortizzatore. Niente di grave ma continuare il viaggio così sarebbe una tortura per noi e per il bus. Accortosi dal problema l'autista si ferma dopo il posto di controllo e ci fa trasbordare, dopo ca un'ora di attesa su un'altro bus. Poi facciamo un centinaio di km con questo bus di emergenza che é senza aria condizionata, finché a Caracarai, alle 10 della notte, ecco un'altro cambio di bus. Con questo arriveremo a Boa Vista confortevolmente, ma alle 2.30 della notte. Abbiamo fatto 16 ore di tormentato viaggio e cambiato tre bus, una vera avventura amazzonica. Dalla stazione dei bus di Boa vista ci facciamo trasportare con un taxi fino all'hotel Barrudada, uno dei migliori della città. Il prezzo è alto ma trovare un posto per dormire alle tre di mattina non è sempre un'impresa facile. Saremo poi ricompensati con una colazione 'brasileira' coi fiocchi quando ci alziamo alle 9 del mattino.


Nessun commento: