alcune stazioni parte per la frontiera cino-vietnamita. La città vista di mattina dal bus si presenta molto verde con viali alberati e tante piante in fiore. Poi passiamo una zona carsica simile a quella di Guilin con tanti “pan di zucchero” di ogni forma e dimensione. Alla frontiera (Dong Dang) tutti scendono dal bus con i bagagli e si continua con dei piccoli vagoncini fino al posto di controllo cinese. Qui tutto procede ordinatamente e velocemente ma poi dopo lo spostamento dalla parte vietnamta comincia il casino e la confusione. Tutti si accalcano ai 4 sportelli per consegnare i passaporti che vengono ritornati con appello nominale molto tempo dopo. Il tutto dura un paio di
Il primo impatto con la circolazione di Hanoi, per noi che eravamo abituati a quella cinese, è sconvolgente. Circolano praticamente quasi solo motorini, tante biciclette e poche auto. Specialmente i motorini creano oltre alla confusione un enorme inquinamento fonico ed ambientale presente dappertutto. I pedoni sono i meno rispettati, nessuno lascia la precedenza e
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