Il nostro percorso

domenica 14 dicembre 2008

8 dicembre le risaie terazzate di Long Ji

Dopo la veloce colazionne al Flowers hostel arriva puntuale alle 8.00 il minibus per il tour alle risaie di Long Ji, con noi ci sono anche tre ragazze americane. Siamo i primi a salire e ci sistemiamo comodamente, ma poi continuano a salire altri turisti cinesi e cosi la nostra sperata comodità va a farsi benedire. La nostra guida parla il solito inglese modesto che si affretta a parlarlo veloce cosi che si riesce a capirne meno ancora. Racconta in lungo e in largo prima in cinese poi in inglese cosi che per la prima ora, per noi che siamo davanti, abbiamo una lunga tortura acustica! Ci racconta, in modo particolare, sulle due popolazioni minoritarie (i Yao ed i Miao) che abitano la regione dove si trovano le risaie. I primo sono conosciuti per le le donne che hanno capelli molto lunghi; sono per quessto certificati nel Guiness dei primati. I capelli sono lunghi anche più di due metri e vengono avvolti attorno al capo. La lunghezza dei capelli è segno di foruna e di felicità. Il viaggio fino al primo villaggio, in fondo alla valle, dura circa due ore. Arrivati ci fanno scendere e attraversare un ponte sospeso e traballante per giungere al villaggio dove è prevista una rappresentazione, con canti e danze, delle popolazioni della zona. Dei nostri compagni di gita partecipano solo i cinesi; gli altri preferiscono girare per il villaggio a guardarsi attorno. La rappresentazione, come ci dice la guida, è opzionale e deve essere pagata a lui separatamente. E' la solita trovata che inventano per spillare soldi ai turisti! Anche per questo cerchiamo sempre di evitare i tour organizzati perche ci inseriscono sempre qualcosa di extra (visite a negozi, fabbriche, rappresentazioni ecc. ; anche se ci avevano assicurato che era un tour senza extra ... evidentemente i cinesi con i turisti sono diventati anche dei buon affaristi!
Ci sembra inoltre che la polazione locale sia maggiorrmente orientata al turista che alle piantagioni di riso; infatti le donne ti rincorrono per cercare di venderti, in modo anche ossessivo, qualcosa che dicono di aver prodotto loro, ma che già a prima vista vedi che è un "made in china" che trovi d'appertutto nei mercatini.
Dopo questo intermezzo folcloristico cambiamo su dei minibus più piccoli per salire sulla montagna dove ci sono le piantagioni di riso; si sale ripidamnte dai ca. 300m della valle vino ai 900 della zona delle risaie. Qui finisce la strada e continuiamo per ca. 20 minuti a piedi fino al primo paesino dove ci fermiamo a pranzare in un ristorante locale. Le specialità del luogo sono cucinate dentro un pezzo di bamboo messo sopra il carbone ardente. Poi, finalmente verso la una la guida ci dice che possiamo andare a piedi da soli per due ore a visitare le famose risaie. Dopo alcune centinaia di metri ecco presentasi davanti a noi uno spettacolo straordinario con tutte queste colline e montagne terrazzate e preparate per la coltivazione del riso. In questa stagione purtopppo il riso non c'è, e le terrazze sono in gran parte asciutte; lo spettaolo è però grandioso lo stesso! Il massimo è quando nevica e le terrazze sono coperte di neve!
Naturalmente non mancano le ragazze in costume che si fanno fotografare a pagamento. Noi giriamo per due ore come incantati fra le risaie facendo foto degli angoli più suggestivi che incontriamo.
Poi verso e 15.30 si scende a valle a riprendere il nostro bus che ci porta indietro sullo stesso percorso fino a Guilin, dove giungiamo verrso le 18 circa. Per noi la giornata non finisce qui dato che vogliamo andare fino a Yanshuo, circa 80 km a sud di Guilin. Riprendiamo i bagagli e andiamo alla stazione dove troviamo subito un bus in partenza per Yanshuo. Appena partiti uno sconosciuto cinese di nome Larry ci chiede come al solito da dove veniamo, dove andiamo ecc. per poi dirci che ui è proprietari di un Hostel a Yuanshou, che ci fa un prezzo speciale ecc. ecc. Non accettiamo di riservare la camera senza prima vederla, ma alla fine ci dice che ci farà attendere all'arrivo da suo fratello per portarci all'ostello, poi lui scende. Da questo capiamo che è tutto una cosa concertata; il fratello sale sui bus in partenza, cerca i turisti, prende contatto, magari si fanno prenotare e pagare in anticipo e poi li indiririzza a qualcuno che li attende all'arrivo. Non male come servizio per il turista!! Arrivati veniamo subito prelevati dal fratello Thoamas che ci porta allo Yanshou International Youth Hostel. Visitiamo la camera, che ci sembra non male per il prezzo, scegliamo la migliore al piano supperiore con vista sulla città e su una collina illuminata proprio al lato dell'ostello. Dopo una dura contrattazione per il prezzo (55 yuan per notte per la camera doppia con bagno) prendiamo la camera per due notti. Usciamo poi a cena e a fare una prima ricognizionne della città. La temperatura è ancora fresca (8 -10 gradi) e i con locali non riscaldati viene buona anche la nostra giacca!

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