Il nostro percorso

sabato 7 febbraio 2009

1 febbraio 2009 Surrathani - Hat Yai

Oggi è una tappa di trasferimento per avvicinarci alla frontiera con la Malesia e non essere troppo vicino alla “zona calda” delle provincie di frontiera di Patthuani e Jala . Abbiamo deciso per la costa est perché l'altra costa (Krabi, Satun Langkavi) l'abbiamo già visitata nel viaggio tre anni fa. A quei tempi la costa est era sconsigliata a causa dei problemi politici in corso, adesso invece, da informazioni avute recentemente, la situazione è tranquilla. Noi andiamo presto alla stazione dopo aver fatto una veloce colazione al nostro hotel. Alla stazione attendiamo il treno che parte nella totale normalità puntuale alle 8.15, nessuna presenza di militari ne niente di particolare. Anche il viaggio in terza classe è tranquillo ed vagoni sono semivuoti; intravvisto solo qualche altro turista, ma in seconda classe. Sul treno faccio conoscenza di un malese di Kota Bahru (eccolo sulla foto a lato) che dice di avere quattro mogli. Inoltre sulla locomotiva del treno scopro che il sistema di controllo è "made in Switzerland by Hasler"; la ditta non c'è più da tempo ma i suoi prodotti continuano a far funzionare le ferroie Thailandesi. Arriviamo in orario nel bel mezzo della giornata a Haat Yai, qui e fa molto caldo, ci saranno 36 gradi. Appena scesi notiamo però, in vicinanza della stazione una notevole presenza di soldati armati fino ai denti appostati un po' dappertutto. Noi tiriamo diritto ed andiamo a sistemarci nel guesthouse Luise a due passi della stazione. Poi facciamo a piedi un primo giro delle vicinanze per trovare un ristorante cinese e fare uno spuntino a base di ottimi panini e visitare l'ufficio turistico dove apprendiamo che la città ospita ancora fino a fine mese una grande esposizione all'aperto di lampioni. Decidiamo cosi di andarci a piedi e visitare sul percorso i diversi posti interessanti come il mercato il tempio ed il canale (non tanto attraente dal senso igienico) che attraversa zigzagando la città. Non ci accorgiamo però che la cartina che abbiamo non è in scala e la nostra camminata fino al parco municipale dove è situata l'esposizione dei lampioni diventa lunghissima; saranno almeno 10km. L'ultima parte con l'aiuto di un poliziotto, al quale abbiamo chiesto la distanza, la facciamo con un taxi collettivo.
Arriviamo sul posto dell'esposizione mentre è già notte e rimaniamo meravigliati dello spettacolo che si presenta davanti a noi.

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