Il nostro percorso

martedì 10 febbraio 2009

9 - 10 gennaio 2009 Parco Nazionale Taman Negara

Stamattina abbiamo fatto colazione assieme a Francoise e Jeanpierre al ristorante dell'ostello che si trova un po' più lontano sull'altro lato della strada. Subito dopo la colazione ci facciamo dare tutte le informazioni per vistare il parco nell'ufficio adiacente al ristorante. Qui ci vendono il passaggio in minibus fino al porto di partenza delle barche di Kuala Tambeling, il viaggio in barca fino a Kuala Tenggan, le entrate del parco (1RM a persona), il permesso per fare foto (5RM per app. fotografico), ed il viaggio di ritorno che faremo in bus. Il tutto è molto ben organizzato e le tariffe sono standardizzate per tutte le agenzie! Fatti tutti i preparativi alle 8.30 siamo pronti con i bagagli per prendere il minibus che in pochi Km ci porta al porto di Kuala Tambeling dove, dopo un a breve attesa e aver caricato i bagagli con un montacarico tutto speciale, ci imbarchiamo sulle piroghe a motore che ci porterà in tre ore fino all'entrata del parco (Kuala Tehan). Con noi, oltre ai francesi vi sono anche due giovani svizzere, una svizzera anziana e 2 giovani tedeschi. Il viaggio sul fiume, di buon mattino, con l'acqua tranquilla e con ai due lati la foresta è veramente un'esperienza bellissima. Sul percorso incrociamo diverse altre piroghe che con i turisti che ritornano dalla visita del parco e alcune barche di indigeni e pescatori. Verso la fine del viaggio ci imbattiamo in alcune rapide altrimenti tutto tranquillo. Il nostro guidatore è molto prudente e conosce molto bene il percorso, percorso che è reso un po' problematico dall'acqua bassa del fiume. Siamo alla fine della stagione dei monsoni che quest'anno hanno portato pochissima acqua, ciò che preoccupa la popolazione locale perché ora siamo solo all'inizio della stagione secca è l'acqua scarseggia già. Sicuramente i grandi disboscamenti effettuati per creare le enormi e smisurate piantagioni di palma da olio e cauchiù stanno provocando cambiamenti climatici ben evidenti. Il parco del Taman Negara (che in malese vuol dire semplicemente Parco Nazionale) è stato creato già nel 1939 con l'obiettivo di salvare una parte di una delle foreste tropicali primari più vecchie della terra (120 milioni di anni); le guide ci dicono che sono e più vecchia della Amazzonia. Tutto attorno al parco però la foresta è stata quasi completamente disboscata di modo che ora il parco è un'isola di jungla primaria attorno ad un mare di piantagioni! Per fortuna che almeno questi 4'300kmq sono stati protetti.
Arrivati al Kuala Tehan sbarchiamo davanti all'ufficio dell'agenzia NKS-Travel dove ci danno tutte le istruzioni per visitare il parco, per trovare alloggio e cosa fare e non fare. Noi con Francoise e Jeanpierre troviamo subito alloggio nella guesthouse “Tembeling River View” a due passi dal pontile di arrivo. Siamo in una specie di bungalow in legno con due camere molto spaziose adiacenti. Il posto è ben situato, tranquillo e l'ambiente è molto cordiale. E' già passato mezzogiorno per cui prima di partire per l'avventura nella foresta facciamo un piccolo spuntino al nostro guesthuose. Francoise e Jeanpierre decidono di restare per andare a fare il bagno nelle vicinanze mentre noi partiamo per fare i ca. 1.5Km per andare a vedere e percorrere il canopy-walkway, una specie passerella di ca. 700m fatta con le corde appese agli alberi millenari ad un'altezza di fino a 30m dal suolo. Un'esperienza unica per chi non soffre di vertigini. Sul ritorno ci fermiamo ad un posto di osservazione dove riusciamo a vedere due cinghiali e due cervi a pascolare; senza contare gli innumerevoli uccelli e farfalle. Anche qui godiamo della tranquillità del posto anche perché i turisti sono molto pochi!
Appena ritoornati incontriamo le due ragazze svizzere che erano sulla barca con noi le quali ci chiedono se non potremmo cambiarle dei franchi in rinngit malesi dato che qui al villaggio nessuno li vuole cambiare, o le fanno ad un cambio scandaloso. Hanno fortuna parche stamattina, per non incappare nello stesso problema, avevo prelevato una certa riserva dal bancomat a Jerantut. Noi poi facciamo un giro del paese (una scuola, una clinica, diverse guesthouse e poche case per dire il vero!) dove assistiamo ad una partita a calcio fra ragazzi e ragazze. Siamo in paese mussulmano e vedere le ragazze giovare al calcio ed è strano vedere le ragazze giocare uno sport cosi maschile; e per di più vederle giocare meglio e vincere contro i loro compagni maschi! Più tardi andiamo poi a vedere un film (di qualità pessima) sul parco ed a cenare in riva al fiume con Francoise e Jeanpierre.
Il secondo giorno, dopo colazione e dopo esserci ben informati, partiamo di buon mattino con Francoise e Jeanpierre per fare una camminata di ca. 15km nel parco. Attraversiamo con la barca il fiume per entrare nel parco e poi procedere nella piena jungla verso Lubok Simpon – Lubok Lesong (lungo il fiume Sg. Tenor) per poi attravesare una zona in piena foresta ed arrivare sull'altro braccio del fiume a Kuala Trenggan dove, come prestabilito, alle alle 16 ci attende un'imbarcazione per rientrare alla base. Il percorso è molto bello e relativamente facile (se è secco come adesso!). Sul percorso vediamo un serpente verde (vedi foto), farfalle, tanti uccelli e le traccie evidenti del passaggio recente di elefanti. Degli elefanti sentiamo a diverse riprese i loro barriti. Noi mezzi stanchi arriviamo in perfetto orario all'appuntamento con la barca che cii porterà indietro. Abbiamo così vissuto una intensa e bella giornata nella foresta tropicale. La temperatura non era eccessiva (mass 30 gradi) ma l'umidità era molto molto elevata. Noi poi dopo il rientro al guesthouse abbiamo ancora il tempo per dissetarci e rinforzarci con uno spuntino, prima di salutare e congedarci da Francoise e Jeanpierre. Con loro abbiamo vissuto una bella e amichevole esperienza. Loro rimarranno nel parco fino a venerdì per poi partire sabato da Kuala Lumpur per rientrare a casa. Noi invece partiamo alle 19.30 in minibus con solo 4 passeggeri, noi e una coppia di canadesi del Quebec che abbiamo conosciuto al guesthouse, per rientrare a Jerantut dove pernottiamo allo stesso ostello di quando siamo già stati due giorni fa. Il nostro autista, un “gigante indiano” di almeno 120kg guida praticamente tutto il viaggio, ca 80 km con una solo mano! Dopo aver preso possesso della camera andiamo a cenare da un cinese tanto per poterci permettere altre al pesce anche una buona birra!

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