Il nostro percorso

mercoledì 15 ottobre 2008

15 ottobre 2008 - Varsavia - Kaliningrad (Russia)

Superlevataccia con sveglia alle 04.00 per poter prendere il treno per Kaliningrad alle 06.26 alla stazione di Varsavia-Wschodnia. Il taxi già riservato la sera prima ci aspetta già alle 05.30 per portarci in ca. 20 minuti alla stazione di partenza. Il treno parte puntuale ma dopo pochi km si ferma e procede a singhiozzo continuando ad accumulare ritardo. Il paessaggio è illuminato dalla luna piena che splende in un cielo senza nuvole. Poi inizia l'alba con il sole che esce dalle nebbie mattutine. Qui tutto e piatto; nessuna montagna, nemmeno una minima collina!Intanto il treno continua ad accumulare ritardi e cominciamo a preoccuparci di perdere la coincidenza con il treno per Kaliningrad a Malbork. La regione attraversata è poco abitata e prevalentemente agricola. I colori autunnali dei boschi sono magnifici e appaiono sempre più luminosi man mano che si alza il sole.Arriviamo a Malbork con ca. 40' di ritardo e in stazione non si vede nessun treno, corro a chidere aiuto dal conduttore che stava risalendo per continuare il viaggio e questi allargando le braccia ci dice in polacco, che che il nostro treno era già partito. Senza capire le sue parole capiamo subito di essere nei pasticci dato che il prossimo treno per Kaliningrad parte solo domani. Dopo qualche attimo di scoraggiamento partiamo a cercare informazioni nei vari sportelli della stazione. Nessuno però parla l'inglese e l'unica informazione che ci sanno dare e di scrierci su un bigliettino l'orario del prossimo treno che è lo stesso di quello che abbiamo perso ma del giorno dopo. Visto che dove ci troviamo è una piccola cittadina e che a pochi km vi è Elblag molto più grande decidiamo di predere il prossimo treno per questa destinazione e vedere se possiamo trovare una soluzione per raggiungere Kaliningrad ancora entro sera altrimenti tutta la nostra catena di riservazioni di alberghi e spostamenti si spezza e avremmo non poche difficoltà a giungere a San Pietroburgo per la data prestabilita.Il treno per Elblag è pieno al limite di ogni concetto fisico di compressione umana, facciamo il viaggio (ca. 40') in piedi con i nostri bagagli fra le gambe. Alle 12.00 ca. siamo a Elblag dove troviamo la gradita sorpresa che vi è in bus alle 16.30 per Kaliningrad. La gente anche se parla solo il polacco è molto amichevole e sempre disposta ad aiutarti.Dopo aver fatto un lungo giroa piedi nella parte vecchia della città alle 16 dopo aver cambiato i soldi suffienti in zloty per pagare il viaggio ci mettiamo in attesa al terminale (peron n. 1) dei bus.Passano le 16.30 ed il bus non arriva, poi vediamo che un bus con scritte in russo (l'unico in quel momento nel terminale) sta preparandosi a partire. Corriamo incontro e chiediamo se è il bus per Kaliningrado. La risposta è positiva, carichiamo i bagagli e ci apprestiamo a pagare il viaggio con i nostri zloty contati e qui inizia una scena di teatro filodrammatico in quanto il conducente ci scrive su un foglio il prezzo che è praticamente il doppio di quello che ci avevano detto alla stazione. L'autista russo sim ette ad imprecare e griddare contro non so chi!!Per fortuna che sul bus c'è Nina Alexandrovna che parla il tedesco e cerca di calmare il conduttore. Questi parte lanciato verso lo sportello da dove gli dico che avevo avuto l'informazione sul prezzo del bus. Anche qui imprecazioni e ... quelli dello sportello sono così imbarazzati che non dicono niente. Poi partiamo e dopo un po di negoziazioni per il tramite di Nina paghiamo i biglietti con un mix di euro e zloty che sembra di andargli bene. In realtà paghiamo ca. 15 euro a testa. Non è molto ma è il doppio di quello che avrebbe pagato un "non turista" e qui sta il punto di conflitto. I polacchi dello sportello hanno osato comunicare a noi turisti il "prezzo vero" del biglietto. Durante il viaggio abbiamo avuto una lunga ed interessante discussione intedesco con Nina dalla quale anche se non ce lo dice apertamente emergono i coflitti nazionalistici fra polacchi e russi. Ci rendiamo conto di essere in una zona ancora nevralgica fra est e ovest.Se volete capirlo meglio dovete guardare una cartina geografica. Maggiori info geopolitice sulla regione le troverete sul post di domani.Passiamo la frontiera dopo un cerimoniale di controlli e di formulari di ca. una ora. Alle 21.00 raggiungiamo la stazione centrale di Kaliningrad; salutiamo Nina la quale come ultimo aiuto indica al conduttore come lasciarci il più vicino possibile al nostro albergo.Veniamo scaricati a ca. 150 m (3 minuta, come ci dice lui) e con un grande sorriso ci saluta. Gli dico "spasiba" (grazie in russo) per ringraziarlo, e questi mi da una pacca sulle spalle e mi saluta come se fossi diventato il miglior amico. Ho capito che gli è passato e che tutto era solo un teatro per il "comportamento scorretto" dei polacchi. Raggiungiamo un 10' l'albergo Skipper dove veniamo accolti con saluti ed inchini dal personale. Pochi parlano l'inglese ma si danno tutti da fare per aiutarci. Facciamo un giro per prelevare i primi rubli dal Bamkomat e poi ceniamo all'albergo. La cena è ottima, ma anche il prezzo non scherza!!

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