Il nostro percorso

mercoledì 29 ottobre 2008

28 ottobre 2008 tutto il giorno in treno e arrivo a Novosibirsk

Dormito come un ghiro anche questa notte in treno. Ci siamo svegliati con la prima luce che entrava dal finestrino, erano le 6.30, ora di Mosca. Per con incorrere in sorprese con gli orari dei treni manteniamo l'ora di Mosca; anche se ora siamo a +3 ore rispetto a Mosca. Sul vagone ristorante con l'aiuto del dizionario riusciamo a farci servire del thè con pane formaggio e salsicce. Ritornati nello scompartimento ritorna alla carica la “provodnitsa” con qualcosa che non le andava ancora bene con i nostri biglietti; alla fine il problema era che non aveva i nostri nominativi sulla lista dei passeggeri. Rimediamo dandogli i passaporti; riusciamo anche a fargli capire come si scrivono i nostri nomi in cirillico per la sua lista. Facciamo poi conoscenza con i nostri compagni di scompartimento.
Uno è Alexey, di Novosibirsk, che dice di essere prete protestante e insegnante di inglese. Dice di essere di ritorno da una predica (speeching, come dice lui) a Perm. Ci scambiamo qualche parola in un inglese molto limitato! Mi chiedo come fa ad insegnare l'inglese con queste conoscenze, spero di aver capito male! Ad un certo punto mi chiede se io preferisco Obama o Mac Cain, gli rispondo Obama; lui mo risponde che preferisce Mac Cain perchè cristiano protestante! Obs ho capito!!!
L'altro è Aikom, di Jeroslawl (200km a nord di Mosca) macchinista di locomotive diesel per trasporto merci, un tipo simpatico e modesto, si sta recando a Omsk per visitare il fratello che sta per finire due anni di servizio militare. Ne approfittiamo per chiedergli come si dicono e si pronunciano semplici parole il russo.
Il treno si ferma alle 12.30 a Omsk, lui ci saluta e scende, io ne approfitto per fare un giro sulla piattaforma dove si ferma il treno. Sul nostro treno sale una squadra di hokey giovanile (8 -10 anni) portano con se un carico bastoni che rendono evidente cosa fanno. Davanti a noi è fermo il tre no Vladivostock – Mosca. L'ambiente sul marciapiede è di mercato ambulante con venditori e venditrici di bevande, generi alimentari e altri articoli per il viaggio a lunga distanza.
Circa un'ora prima dell'arrivo a Novosibirsk veniamo avvisati dalla “provobnitza” e dobbiamo disfare il letto e consegnarle le lenzuola. Dopo essersi profumato ben bene e messo il vestito della festa firmato Armani, il nostro compagno di viaggio, il prete protestante Alexej ci saluta con un “God bless you”. All'arrivo alla stazione, sono le 22 orario Mosca ma le 24 ora locale), ci attendono Alla e Oleg Romanov, due giovani presso i quali saremo ospitati per la notte. Dopo i convenevoli saluti saliamo sulla loro auto (una Toyota di lusso) e ci portano nel loro lussuoso (se confrontato con quello di Yelena a Ekaterinburg) appartamento della periferia sud di Novosibirsk. Dormiremo anche qui nel loro salotto sistemato per l'occasione a camera per ospiti. Alla, che lavora per un'agenzia turistica, ci da le informazioni per il nostro soggiorno a Novoosibirsk. Stranamente ci dice che Novosiiirsk è la terza città, per popolazione della Russia; strano perchè lo stesso lo dicono per Ekateinburg! E' però sicuramente la città più grande ed importante della Siberia. Siamo talmente stanchi che ci addormentiamo subito.

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