Il treno arriva in perfetto orario alle 7.30. Sul treno il trambusto é iniziato già alle 6.15 circa con la caccia alla “tualet” e gli audaci tentativi di cercare l'acqua calda dal samovar (specie di bollitore sempre presente sui treni russi)) e la ricerca di spazio per fare colazione con tutto quegli scatolami di plastica con panini, yogurt, cereali ecc. c'è anche un vasetto che credevamo fosse marmellata, ma è caviale rosso!! Pensavamo fosse riservato per la prima classe, ma probabilmente quelli ricevono quello nero!
Ancora mezzo addormentati scendiamo dal treno e cerchiamo un ristorante per farci servire un buon caffè. Ordiniamo due cappuccini in un caffè non lontano dalla stazione Yaroslavky, quella da dove partiremo fra due giorni per la transiberiana.
Vicino a noi siedono due corpulenti giovani russi che si fanno servire due bicchieroni di kvas, una bevanda debolmente alcolica fatta con acqua e pane secco fermentato, ed una bottiglia di kognak russo assieme a salsicce e salumi vari. Nel mentre noi beviamo il nostro caffè questi si sono fatti la loro colazione che per noi sarebbe stata una lauta cena.
Dopo aver studiato la neoacquistata cartina di Mosca prendiamo facciamo la nostra prima esperienza con il metro per recarci all'hostel Asia dove rimarremo per due notti. Malgrado qualche preoccupazione iniziale per l'uso del metro riusciamo a cavarcela facilmente anche dal fatto che è molto ben segnalata, con scritte parzialmente anche in caratteri latini.
Noi comunque stiamo diventando sempre più esperti anche con il cirillico. Il problema comunque non è il leggere ma il capire il significato delle parole. Funziona per le parole simili a quelle che conosciamo, vedi kartofel per patate, kafe per caffe, restoran, per ristorante, telefon per telefono; ma per le altre aiuta solo il dizionario.
Alla stazione Tangaskaya, dove dobbiamo cambiare linea, ci troviamo confrontati con la folla di passeggeri durante l'ora di punta. Raggiunto l'hostel Asia , che si trova un po' discosto dal centro, la gentile Tamara provvede alla nostra registrazione, formalità indispensabile per non avere problemi all'uscita del paese, e ci tutte li informazioni necessarie per ritirare i nostri biglietti per la transiberiana già riservati tramite lo “Swiss Travel Club”. All'ufficio della G&R International Asia ritiriamo i biglietti fino al confine con la Mongolia. Mentre a Irkusk ritireremo poi quelli fino a Ulan Batar (capitale della Mongolia) e qui riceveremo poi quelli per il tratto finale fino a Beijing.
Dopo aver controllato tutto il malloppo ricevuto prendiamo possesso della nostra camera al sesto piano, ci rinfreschiamo, ricevuto ci rinfreschiamo per andare all'attacco della capitale russa. Prendiamo il metro fino a “Kinot Gorod” e da qui a piedi raggiungiamo la “piazza rossa”. Il primo colpo d'occhio col la cattedrale di San Basilio (quella con le cipolle colorate), le mura e le torri del cremlino è magnifico.
Ancora mezzo addormentati scendiamo dal treno e cerchiamo un ristorante per farci servire un buon caffè. Ordiniamo due cappuccini in un caffè non lontano dalla stazione Yaroslavky, quella da dove partiremo fra due giorni per la transiberiana.
Vicino a noi siedono due corpulenti giovani russi che si fanno servire due bicchieroni di kvas, una bevanda debolmente alcolica fatta con acqua e pane secco fermentato, ed una bottiglia di kognak russo assieme a salsicce e salumi vari. Nel mentre noi beviamo il nostro caffè questi si sono fatti la loro colazione che per noi sarebbe stata una lauta cena.
Dopo aver studiato la neoacquistata cartina di Mosca prendiamo facciamo la nostra prima esperienza con il metro per recarci all'hostel Asia dove rimarremo per due notti. Malgrado qualche preoccupazione iniziale per l'uso del metro riusciamo a cavarcela facilmente anche dal fatto che è molto ben segnalata, con scritte parzialmente anche in caratteri latini.
Noi comunque stiamo diventando sempre più esperti anche con il cirillico. Il problema comunque non è il leggere ma il capire il significato delle parole. Funziona per le parole simili a quelle che conosciamo, vedi kartofel per patate, kafe per caffe, restoran, per ristorante, telefon per telefono; ma per le altre aiuta solo il dizionario.
Alla stazione Tangaskaya, dove dobbiamo cambiare linea, ci troviamo confrontati con la folla di passeggeri durante l'ora di punta. Raggiunto l'hostel Asia , che si trova un po' discosto dal centro, la gentile Tamara provvede alla nostra registrazione, formalità indispensabile per non avere problemi all'uscita del paese, e ci tutte li informazioni necessarie per ritirare i nostri biglietti per la transiberiana già riservati tramite lo “Swiss Travel Club”. All'ufficio della G&R International Asia ritiriamo i biglietti fino al confine con la Mongolia. Mentre a Irkusk ritireremo poi quelli fino a Ulan Batar (capitale della Mongolia) e qui riceveremo poi quelli per il tratto finale fino a Beijing.
Dopo aver controllato tutto il malloppo ricevuto prendiamo possesso della nostra camera al sesto piano, ci rinfreschiamo, ricevuto ci rinfreschiamo per andare all'attacco della capitale russa. Prendiamo il metro fino a “Kinot Gorod” e da qui a piedi raggiungiamo la “piazza rossa”. Il primo colpo d'occhio col la cattedrale di San Basilio (quella con le cipolle colorate), le mura e le torri del cremlino è magnifico.
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