Il nostro percorso

martedì 11 novembre 2008

1 novembre 2008 Escursione a Listvjanka (Lago Baikal)

Dopo la spartana colazione preparata per noi da Yelena, la nostra interprete e ospitante, ci aspetta il taxi per portarci alla stazione dei bus per andare a Lisvjanka.
Listvjanka è un villaggio di pescatori, con vocazioni turistiche in estate, sitato sulle rive del lago Baikal nel quale andremo per due giorni. Abbiamo il biglietto del bus ma ci hanno consigliato di andare presto perché l'attribuzione dei posti non è garantita. Difatti noi saliamo per primi, con i nostri ingombranti bagagli, ai posti assegnati ma poi adagio adagio il bus si riempie e alla fine è completamente pieno. Il bus è quasi nuovo ma il parabrezza è completamente scheggiato, probabilmente da un sasso spiccato dalla strada. Usciamo dalla confusione stradale di Irkutsk poi costeggiamo il fiume Angara tra boschi di betulle e abeti imbiancati da un leggero strato di neve.. La strada è asfaltata ed in buone condizioni cosi che il nostro autista già da dentro spingendo il bus, con condizioni di vista precarie, fino a 90 -100 Km/ora. Siamo partiti alle 9.30 per arrivare alla fermata finale di Listvjanka verso le 11.00. La vista sull'azzurro del lago Baikal e la catena delle montagne innevate dall'altra parte del lago è fantastica. La temperatura è però, anche a questa ora, alcuni gradi sotto zero. Ci scalderemo pero trasportando i nostri bagagli per ca. 1Km, parzialmente in salita, per andare al nostro chalet in via Goudina 75, riservato tramite l'agenzia di Irkutsk. Passando sulla stradina vediamo una casetta quasi totalmente bruciata da un recente incendio. Questo non sorprende più di quel tanto costatando il fumo che esce dai camini. Il riscaldamento è a legna, o carbone, e molti affumicano i pesci pescati nel Baikal in una specie di grande cassone fumante di metallo Il pesce tipico del Baikal è chiamato Omul e viene venduto nelle diverse forme (fresco, affumicato, sotto olio ecc.) o dimensioni nei mercati locali
Dopo qualche difficoltà a trovare l'entrata riceviamo le chiavi della camera, una bellissima e spaziosa camera tipo chalet svizzero tutto in legno. Dopo esserci sistemati e lavato a mano i vestiti più urgenti usciamo a fare a piedi il giro della zona. Il mercatino locale è molto pittoresco con i pesci esposti al sole, la frutta e la verdura e naturalmente i souvenir per i turisti; che però in questa stagione sono pochi, anzi guardandoci in giro, siamo i soli (a parte qualche turista russo). Continuiamo poi il giro d'ispezione lungo la riva del lago mentre il sole si scende lentamente fra le nuvole dell'orizzonte nascondendo le montagne che vedevamo sull'altro lato del lago. La temperatura è gelida ma è il vento che da più fastidio, ci rifugiamo cosi nel “restorant dello sciamano”, un bel ristorante con con annesso negozio e pasticceria, dove dovremo accontentarci di una cena semplice dato che non accettano la carta di credito, non troviamo bankomat e abbiamo i rubli contati. La cena a base di zuppa di pesce del Baikal e un po pasticceria dolce e salata è spartana ma economica e buona lo stesso. Con il vento gelido in faccia e qualche fiocco di neve ritorniamo al caldo della nostra accogliente camera del chalet russo.

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