A Beijing siamo alloggiati per la prima notte al Novotel Xinqiao, incluso nel tour fatto finora, e visto che ci fanno un prezzo speciale decidiamo di rimanerci ancora due notti. La colazione consiste in un'enorme buffet con tutto quanto si può desiderare, ma il problema è che se arrivi tardi, come ci è capitato il primo giorno, trovi solo i resti degli altri!
Il primo giorno, l'abbiamo presa con comodo per ambientarci meglio al caos cinese, abbiamo cercato informazioni sul viaggio in treno fino a Lahsa; ma essendo sabato e già tardi, veniamo invitati a rivolgerci lunedì mattina all'ufficio principale della CITS (l'agenzia di viaggio nazionale cinese). Siamo andati subito a vedere dove si trova l'ufficio consigliato e poi giriamo a zonzo nella zona dove ci imbattiamo nelle chiesa cattolica di Beijing e in diversi negozi di libri dove comperiamo cartine e guide per il proseguio del viaggio in Cina. Finiamo poi il nostro giro nella zona della città proibita e ci immergiamo nella massa di turisti, in gran parte cinesi, che escono dalla loro visita. Arriviamo poi all'angolo della piazza Tien an Men, la piazza pubblica più grande al mondo. Oramai siamo stanche dal camminare per cui prendiamo il metro per recarci con la figlia Nadja in un grande shopping center per apparecchi elettronici, denominato Silicon Valley. Qui facciamo un giro fra gli innumerevoli negozi del centro prima di finire in un ristorante giapponese e farci servite da mangiare. I prezzi degli apparecchi elettronici, malgrado l'enorme offerta, non sono più convenienti che da noi.
Il secondo giorno è domenica e, subito dopo colazione ci rechiamo al Lama Temple, dove ci incontriamo con Nadja prima di entrare a visitarlo. Si tratta del più importante tempio del Buddismo tibetano fuori dal Tibet e funge da rappresentanza spirituale e culturale tibetana a Beijing. Il tempio è molto vasto e variopinto. Il cielo blu con le piante ingiallite del ginko ne fanno uno spettacolo di colori. A noi però piacerà di più il tempio di Confucio, che visiteremo subito dopo. Questo tempio è più spazioso e armonioso e cosi ben integrato nella vegetazione che ci fa dimenticare di essere al centro di una città di 15 milioni di abitanti. Dopo la visita aa un The House della zona rientriamo al nostro albergo.
Il terzo giorno, dopo l'ultima colazione al Novotel, iniziamo con un trasloco, infatti abbiamo trovato nelle vicinanze una sistemazione più conveniente dove rimarremo le ultime 3 notti. Siamo ora al Haishan Hotel, è pulito e comodo e paghiamo ca. 50 fr. per notte. Inoltre abbiamo anche il collegamento internet via cavo, di buone prestazioni, gratuito in camera. Usciamo poi subito per verificare la possibilità di andare via treno a Lhasa in Tibet. All'agenzia CITS incontriamo il sig. Dem che gentilissimo ci conferma che il viaggio è possibile con un permesso speciale di un'agenzia di Lahsa che loro possono procurarci. Avute tutte le informazioni chiediamo a Nadja se è interessata a venire con noi. Lei accetta cosi che ci organizziamo subito per procurare i soldi necessari per pagare il tour che comprende il passaggio in treno il soggiorno a Lahsa con guida per tre giorni e i voli di rientro, per noi a X'ian e per Nadja a Beijing. Il problema è che dai bancomat possiamo prelevare solo 3'000 Yuan per giorno per persona. Con qualche peripezia riusciamo a mettere assieme il malloppo di banconote da 100 Yuan per pagare il tutto. Purtroppo da Lahsa dovremo fare un tragitto in aereo dato che ci è stato sconsigliato di fare viaggi in bus verso altre destinazioni al sud della Cina. O rifare il viaggio in treno di 40 ore fino a X'ian o volare, pagando di meno, fino alla stessa destinazione!
Terminiamo poi la giornata andando a visitare la città proibita e andando a cena con Nadja e i compagni di appartamento Sabrina, Ale e Alex in un ristorante cinese. Per cena abbiamo avuto un “Hot Pot” (una specie di fondue cinese) con una vasta scelta di ingredienti (carne, pesce, frutti di mare, verdure ecc.) da intingere nel brodo bollente. Mangiato molto bene e pagato poco. Per noi è stata una interessante lezione sulla cultura del Hot-Pot.
Il quarto giorno (Mercoledì 12.11.08) l'abbiamo dedicato al centro olimpico di Beijing 2008. Dopo la colazione, con cappuccino, pane burro e confettura, al ristorante dell'ostello della gioventù di Wanfujing, con il metro arriviamo al centro olimpico. Oggi il tempo è nuvoloso e lo smog impedisce quasi la visuale. Per 50 yuan possiamo entrare e fare il giro del famoso “nido d'uccello” che abbiamo visto in TV durante le olimpiadi. All'entrata lo stadio non sembra neanche cosi enorme ma quando si è dentro lo spettacolo è grandioso e malgrado sia un giorno qualsiasi della settimana l'affluenza è molto elevata. Fatta la visita dello stadio passeggiamo fra le varie costruzioni olimpica. Ci rendiamo conto che quanto è stato costruito è veramente notevole.. Alcune infrastrutture però denotano già qualche segno di decadimento. Terminiamo la giornata con una visita veloce, erano già le quattro, del tempio del cielo. Lo avevamo già visto due vote12 anni fa ma è sempre uno dei posti che vale la pena rivedere. La sera andiamo con Nadja e i compagni di appartamento a vedere uno spettacolo di acrobati cinesi veramente bravi. Ceniamo poi assieme in un ristorante della zona ordinando con un menù in cinese e l'aiuto della foto. Sarà una positiva sorpresa anche per la convenienza.
Oggi ultimo giorno a Bejing: dedichiamo la giornata alla visita dei parchi circostanti la città, sono la collina ccc e il parco Beihai con il lago e l'isola con in cima un dagoba bianco. Alla fine terminiamo, sempre a piedi nella maestosa piazza Tien an men prima di andare a cena in ristorante in un Hutong (quartieri di casette e negozietti caratteristici) un pò kitch appena ricostruito. Ritorniamo al nostro hotel a ricuperare i bagagli e con il metro ci rechiamo alla stazione West per prendere il treno per Lhasa. Qui ci incontriamo con Nadja, facciamo le ultime scorte per i due giorni di viaggio. Il treno T27 parte puntuale alle 21.30. Nello stesso scompartimento abbiamo una giovane cinese che ritorna a X'ian da un viaggio in aereo. Sistemate le nostre cuccette andiamo subito a dormire.
L'impressione, dopo questi giorni a Beijing, se possamo fare un confronto con dodici anni fa quando siamo stati la prima volta, e che la città è totalmente cambiata: non si vedono quasi più biciclette, le auto (stranamente girano solo auto nuove) sono diventate invadenti e dominano il traffico, i pedoni non contano niente! Inoltre i bei quartieri caratteristici degli Hutong sono spariti o ristrutturati in stile molto discutibile. Chiaramente anche lo stile di vita della gente è migliorato, la gente veste bene e anche le scene di estrema povertà, almeno in centro, non si vedono più
Il nostro percorso
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2 commenti:
Cari Daniele e Maggie vi ringraziamo per la piacevole compagnia in quel di Beijing e vi auguriamo un buon proseguimento!vi terremo sott-occhio eheheh arrivederci in Ticino!!
Sabrina Ale Alex
Ciao Sabrina, Ale e Alex
Seguiteci e
arrivederci in Ticino
Dani e Maggie
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