

Passiamo i diversi insediamenti di Kalbarri, e Geraldston per arrivare verso le 13.30 a Cervantes (che qui pronunciano Servanti). Il paesaggio qui è contrassegnato dalla costa con varie dune di sabbia ed una vegetazione di eucaliptus. Sul minibus che ci porta all'ostello “Cervantes Backpackers” conosciamo Vanessa, una tedesca e Julie una inglese che viaggia assieme. Appena arrivati all'ostello prenotiamo il tour di domani per visitare il parco dei pinnacoli, l'attrazione del posto ed il motivo per esserci fermati qui. Il nome Cervantes deriva dal nome di una nave americana affondata proprio qui sulla costa. Mentre giriamo a piedi lungo la spiaggia assistiamo allo sci
acquatico trainato da un'auto; deve essere la specialità del posto.

Su un prospetto vediamo che nella zona vi è un lago con gli stromolotiti, quelli che non abbiamo potuto vedere a Hamelin, vicino a Denham. Ci dicono che si può arrivare a piedi in mezzora. Ne approfittiamo, facendo prima un giro del paese, facendo la spesa poi e partendo alla ricerca del lago Thetis per vedere gli stromolotiti. Il cammino verso il lago inizia male perche sbagliamo strada ed allunghiamo il percorso di più di un km. In compenso vediamo la bella Hansen Bay con i surfisti a sfidare il forte vento. Alla fine dopo una lunga camminata su un percorso sabbioso arriviamo su una collina da dove
vediamo il lago. Intanto si fa sera e ci affrettiamo a raggiungere il lago prima che diventi troppo scuro. Qui vediamo i famosi stromolotiti, che sono stati, secondo gli esperti, la prima forma di vita biologica sulla terra, qualche miliardo di anni fa. Oggi vi sono solo alcuni posti in Australia dove esistono ancora le condizioni di vita per questi pionieri della vita. Sembra che dobbiamo ringraziare gli stromolotiti se sulla terra si è potuto formare l'ossigeno. Infatti gli stromolotiti tramite il loro ciclo biologico produssero questo elemento essenziale per la vita di ogni specie vegetale. Visti e fotografati quello
che si vede ancora di queste strane creature della natura ci incamminiamo sulla via del ritorno mentre il sole ci saluta calando all'orizzonte dell'oceano indiano. Sul percorso di ritorno vediamo alcuni canguri a saltellare fra gli arbusti. All'ostello ci cuciniamo poi un bel piatto di spaghetti che accompagniamo con una buona bottiglia di vino rosso della regione. A cena con noi ci sono anche Vincent, uno studente svizzero di Neuchatel e Cristophe un belga che sono qui per un periodo di studio.


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