Il nostro percorso

lunedì 11 gennaio 2010

9 gennaio 2010 da Dili a Darwin (Australia)

Stamattina solita levataccia con sveglia alle 5.30 per fare in tempo a prepararci ed arrivare all'aeroporto per le 6.30, un'ora e mezza prima della partenza del volo per Darwin. La solerte e simpatica Rita ci accompagna a prendere il taxi davanti al Dili Backpackers e ci aiuta a fare in modo che il taxista scenda, dai 10$ pretesi inizialmente ai 3$, che è il prezzo regolare per il viaggio fino all'aeroporto. Ah questi taxisti approfittatori!! Arrivati all'aeroporto ci accorgiamo subito che c'è già molta gente ma che è tutto oscuro, ci diranno subito che hanno una panne di corrente ma che dovrebbe ripristinarsi tutto fra poco. Nell'attesa ci facciamo servire un caffè e dei biscotti per colazione. Poi, dopo ca. mezzora, ritorna la corrente ed il chek-in può iniziare. Noi ci presentiamo con la nostra doppia prenotazione e la gentile attendand ci dice, con nostro sollievo, che si erano accorti anche loro e che non ci sono problemi per il ristorno dei biglietti già pagati. Tutto funziona ancora manualmente, vedi pesatura dei bagagli, allestimento del biglietto d'imbarco ecc. Passate poi le procedure doganali d'uscita e pagata la tassa aeroportuale di 10$ siamo pronti per l'imbarco. Con un certo ritardo alle 8, che era l'orario di partenza, ci lasciano salire sull'Embraair M170, di costruzione brasileira, della AirNorth. Salendo sulla scaletta mi fermo un momento a guardami indietro, cosciente che ho già lasciato fisicamente l'Asia e che lo faccio nella peggiore maniera possibile, in volo proprio quello che avrei voluto evitare ad ogni costo. Sono però ampiamente consapevole che altre opzioni sarebbero state azzardate e da incoscienti. Il velivolo al primo colpo d'occhio ci sembra nuovo di pacca, o almeno pulito a nuovo. Dopo le solite procedure di sicurezza partiamo verso le 8.45 con al decollo il mare in vista dal nostro finestrino. Costeggiamo poi l'isola, passando sopra Dili, fino alla punta Est dell'isola. Da qui vediamo per l'ultima volta l'ultimo angolo del continente Asiatico sulla rotta verso l'Australia. Il volo è breve e veloce perché arriviamo prima delle 10, con poco ritardo sull'orario inizialmente previsto. Prima di atterrare all'aeroporto di Darwin facciamo un giro sopra la regione più a nord dell'Australia e vediamo bene la penisola di Dawin, le varie isole davanti alla costa e poi le zone paludose verso l'interno. L'impatto visivoo a confronto di quanto visto a Dili è estremo, qui è tutto pulito e organizzato. Quelli dell'immigration australiana sono un po curiosi, ma dopo una serie di domande, ci dicono gentilmente “welcome in Australia” e ci concedono il visto per 2 mesi. Prima di lasciare l'aeroporto prendiamo un caffè con le due australiane di Melbourne che Maggie aveva conosciuto a Dili e che erano sullo stesso volo, sono Connie e la madre. Poi prendiamo lo shuttle bus per il centro città per farci portare all'ostello Frogshollow Bachpacker. Qui riusciamo a farci dare, grazie a Judith una bavarese che vive qui da 3 anni, una camera doppia, pulita e spaziosa a prezzo scontato di 60 AU$. Riceviamo una camera "imperiale" con le immagini degli ultimi imperatori cinesi dietro i nostri letti. Indiscutibilmente qui in Australia i prezzi sono qui molto al di sopra di quanto eravamo abituati in Asia, per cui dovremo vedere bene come vogliamo gestire al meglio il nostro budget. Nel pomeriggio facciamo un primo giro di ricognizione sotto il sole cocente, cercando il più possibile le zone d'ombra. Anche qui, girando fra i negozi ed i ristoranti, constatiamo che i prezzi sono a livello europeo se non più alti ancora. In un ristorante paghiamo un bicchiere di birra alla spina ben 6 AU$. Purtroppo è sabato e la gran parte dei ristoranti e negozi sono chiusi. I negozi di souvenirs propongono, oltre a tutta una serie di oggetti kitch “made in china”, qualche prodotto di artigianato aborigeno a prezzi proibitivi. Peccato che solo pochi aborigeni propongono loro stessi degli oggetti in vendita, cosi gli affari li fanno i bianchi! Gli aborigeni, quelli che vediamo in giro in città, sono totalmente disadattati e girano fra i supermercati cercando di farsi dare qualcosa dai passanti. Qualcuno con una chitarra o un altro strumento musicale cerca di ricavare qualche dollaro. Per la prima volta in Australia vediamo dei “barboni” bianchi a imitare gli aborigeni. Il grosso problema con gli aborigeni è che non sopportano l'alcol, e a loro, a quanto pare, purtroppo piace. Le conseguenze sono poi poco belle da vedere! La mia teoria è che loro sono essenzialmente ancora dei nomadi vivendo di quanto gli da la natura, per cui anche quando sono nelle grandi città, si spostano continuamente, ma da Woolwords al Coors al Target .. (tutti grandi shopping centers) per cercare quello che la natura (l'uomo bianco) gli da. Purtroppo la civilizzazione è stata per tanti di loro un vero dramma con conseguenze irreversibili.
La sera facciamo la spesa al vicino Woolworth per poi cenare con gli altri ospiti dell'ostello che, dal numero di bottiglie di birra vuota capiamo che sono “attivi” da già diverso tempo. Micha, uno che mi dice essere di origine russa si interessa particolarmente a noi e ci racconta un po delle sue storie di viaggio in Indonesia. Adesso è a Darwin ma tutto gli è troppo caro per cui vorrebbe ritornare in viaggio. Purtroppo il suo livello etilico gli sta creando no poca confusione! Noi andiamo poi a dormire mentre loro continueranno ancora per diverse ore.

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