Il nostro percorso

domenica 31 gennaio 2010

27 - 29 gennaio 2010 da Perth a Adelaide con il l' Indian Pacific Train

Inizia oggi un viaggio che per alcuni potrebbe essere considerato una tortura o una sorta di masochismo ferroviario, ma che io ho da lungo tempo visto come sogno da realizzare una volta nella vita! Attraversare un continente intero come l'Australia in treno, verticalmente o orizzontalmente, è sicuramente una delle avventure da fare una volta nella vita.
Dopo la colazione al ristorante italiano“Da Gino”appena sotto l'ostello andiamo al supermercato per fare la spesa per il lungo viaggio che ci attende in treno poi andiamo all'ostello a prendere i bagagli per recarci alla stazione centrale e prendere il treno per la stazione di Perth Est da dove parte l'Indian Pacific per Adelaide. Facciamo il Check-in, quasi come per prendere l'aereo, mezz'ora prima della partenza poi attendiamo l'ordine di imbarco che segue con un cerimoniale particolare per quelli che viaggiano con il Gold Service. Però anche per noi in Red Service abbiamo per ogni vagone ha una hostess, molto cordiale e disponibile, che ci indica il nostro posto e ci informa su come sistemare i letti e tutto quanto c'è nella piccola, ma funzionale cabina. Con nostra sorpresa abbiamo addirittura un lavandino a parete che possiamo “aprire” come uno sportello inclinabile; il massimo è che abbiamo sia l'acqua fredda sia l'acqua calda. Il posto per i bagagli è limitato per cui il mio sacco l'ho dovuto consegnare al check-in. L'importante è di avere nella cabina tutto quanto serve tutta la durata del viaggio, un giorno e due notti. Alle 11.55 in punto il lungo treno, con una sola locomotiva a diesel, parte dalla stazione di Perh Est per lanciarsi, si fa per dire, verso i 2'663 km di percorso fino ad Adelaide. Il tempo è splendido, la temperatura esterna un po calda, ma all'interno come ci aspettavamo, l'aria condizionata è regolata sui 19 – 20 gradi, per cui ci dobbiamo mettere una giacchetta per non prenderci il raffreddore. Peccato ma la temperatura non è regolabile per ogni singola cabina. Nel vagone ristorante la temperatura è ancora più bassa!
Appena usciti dalla zona urbana di Perth il treno sale lentamente seguendo una valle con una vegetazione marcata dagli alberi di eucaliptus e di pini. Poi segue una zona piatta sempre più arida e con la vegetazione limitata a poche piante e molti arbusti. Qua è la si vedono insediamenti agricoli e tante pecore e mucche al pascolo. Ad certo punto quanto inizia a farsi scuro e mentre assistiamo ad un bellissimo tramonto, la vegetazione sparisce quasi completamente, siamo nella zona desertica del Nullarbor Pain. Tutto e piatto, tremendamente piatto, da ogni parte si guarda il paesaggio è lo stesso , solo qualche ceppo di erba secca qua e la e al massimo qualche cespuglio mezzo bruciato dal sole e dal vento. Il paesaggio è lunare ma con la variazione del colore del suolo, ed il cielo con qualche nuvola all'orizzonte lo rendono interessante. Dal finestrino sembra di vedere un documentario alla TV. Sembrerebbe monotono ma con il continuo cambiamento dei colori e del cielo riusciamo a stare ore a contemplare il paesaggio che lentamente scorre davanti a noi. Ogni tanto veniamo informati tramite l'altoparlante della cabina su quanto è previsto o su quanto di particolare si può vedere. Cosi veniamo informati che nel grosso tubo che per gran parte del percorso segue la ferrovia scorre l'acqua che dalla costa viene pompata fino a Kalgoorlie. E' stata costruita negli anni 70, è costata un “occhio della testa”, ma sembra sia ancora perfettamente in funzione. La prima delle due fermate è proprio a Kalgoorlie, dove arriviamo a mezzanotte, ed il treno si ferma per 2 ore. Per chi vuole vi è la possibilità di fare un tour guidato della città e della vicina miniera di oro. Si tratta della miniera a cielo aperto più grande del mondo! Non credendo che si possa vedere molto in una miniera di notte rinunciamo al tour per fare un'uscita a piedi e visitare la parte della città vicina alla stazione. A questa ora, a parte due pub dai quali se sente musica dal vivo fino a lontano, tutto è chiuso e a parte gli altri passeggeri del treno non c'è in giro più nessuno. Appena rientrati, tutti a nanna per la prima notte sul treno. Quando ci svegliamo e vediamo il paesaggio attorno ci sembra di essere ancora dove eravamo la sera prima. Tutto piatto e quasi nessuna vegetazione. L'evento della giornata di oggi è l'arrivo alla fermata di Cook. Qui siamo a circa metà percorso e si può dire che Cook esiste solo come stazione di rifornimento della Indian Pacific. I cinque abitanti rimasti, oltre che curare e gestire il rifornimento in diesel e acqua, gestiscono anche un negozio di souvenir per turisti. Il treno si ferma per ca. un'ora e mezza, dando così l'occasione a tutti di scendere, passeggiare e scattare foto del treno e della locomotiva (niente di particolare a dire il vero). Fatto il rifornimento e risaliti a bordo si parte per la prossima tappa senza fermata fino ad Adeleide. Noi cerchiamo in tutti i modi a scattare foto dal finestrino del vagone o dal vagone ristorante, ma le riflessioni interne e la scarsa trasparenza del vetro rendono ardue queste nostre intenzioni. Ad un certo punto il conduttore annuncia all'altoparlante che sul lato destro del treno si dovrebbero vedere un gruppo di cammelli selvatici. Difatti dopo pochi Km eccoli, si tratta di un piccolo gruppo, ma sembra che abbiano già colonizzato una buona parte del paese. Intanto il tempo passa ed il viaggio continua.
Dopo Cook percorriamo ca 500 km, (due volte la Svizzera da sud a nord), in linea retta, senza nessuna curva. Sembra sia questo il percorso diritto più lungo al mondo! Sono esattamente 478 km in linea retta (indicato da un cartello a Cook), senza un minimo di curvatura. Arriva poi inesorabilmente la seconda notte, mentre da queste parti si iniziano a vedere sempre più piante ed interi boschi di eucaliptus e altre piante tipiche australiane.

Durante la notte in treno si ferma, a Port Augusta, per alcune ore per cambiare i carrelli dei vagoni, Maggie dice di aver sentito i rumori di questa operazione, mentre io dormo come un ghiro e non mi accorgo di niente. Alla mattina con le prime ore dell'alba ecco che il lungo treno argenteo arriva alla stazione di Adelaide. Non sembra vero, e quando scendiamo, per alcune ore ancora, ci sembra di essere ancora in viaggio. Sentiamo ancora nel nostro corpo le vibrazioni del treno in movimento.
































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