Il nostro percorso

lunedì 12 gennaio 2009

10 gennaio 2009 da Ha Tien (Vietnam) a Kampot (Cambogia)

Dopo aver fatto colazione con Claudie a due passi dal nostro rumoroso Guesthouse Dong Ho ci prepariamo a contrattare le modalità per passare la frontiera ed entrare in Cambogia. Le informazioni sulle guide sono abbastanza limitate e sembrerebbe che non è possibile ricevere il visto di entrata in Cambogia al posto di frontiera, ma le nostre guide che parlano l'inglese solo in termini di “money e .. no problems” (conducenti di motorbike) ci assicurano che è possibile. Anche se il pericolo è grande di rimanere fra i due posti di controllo e non poter ne procedere ne rientrare, ma oramai ci dobbiamo fidare! Io sono inoltre molto reticente a salire su una moto sovraccarica di bagagli, per cui alla fine combiniamo di fare il percorso, non asfaltato, di 22km fino al posto di frontiera di Prek Chak con quattro moto una delle quali trasporta solo i bagagli. Ci costa un po' di più ma siamo più sicuri e tranquilli. Il prezzo concordato, dopo una laboriosa trattativa a cifre scritte su un bigliettino, è di 10$ per moto. Alla partenza ci assicurano di andare piano, ma come al solito dopo neanche 10 minuti iniziano a fare la corsa sorpassandosi a vicenda per mostrarci le loro doti di centauri. Devo così intervenire per ricordare quanto promesso! Alla frontiera i burberi vietnamiti ci accolgono con la loro freddezza burocratica e ci fanno aspettare almeno mezzora. Poi all'ultimo “check point” uno ci chiede, non so se seriamente o no, un dollaro come souvenir ... noi facciamo finta di non capire ci mettiamo a ridere ... e lui per riflesso anche. E' stata una bella scena; che ha funzionato perché noi avevamo già in mano i nostri passaporti ed eravamo già quasi passato la frontiera. Invece i cambogiani ci accolgono con calore, ci fanno le solite domande e ci dicono che abbiamo fortuna perché è da solo un mese che loro possono dari i visti sul posto, altrimenti avremmo dovuto rientrare in Vietnam e passare un'altra frontiera e andare a Saigon a fare li il visto per la Cambogia. Stranamente poi il visto costa 20 $ invece dei 25 indicato dalle guide. Passato anche questo ostacolo ci accorgiamo che non esiste nessun mezzo di trasporto organizzato per continuare il viaggio; non ci resta altro che contrattare nuovamente il passaggio fino a Kampot Chack. Paghiamo ancora 5$ per moto per i restanti 30 Km fino a Kampot Chak. Da qui via i vietnamiti cercano di “venderci” ad un taxista che avrebbe voluto portarci a Kampot per 20 poi 10 e alla fine 8$. Noi ci allontaniamo da loro e prendiamo un pick up che ci porta per 2$ a persona fino a Kampot dove arriviamo esausti alle 13.30 circa. Appena arrivati al centro della città andiamo a pranzare in un piccolo ristorantino con un bel porticato che ci protegge dal sole. Qui la temperatura è molto gradevole e si aggira sui 28 – 30 gradi. Intanto che pranziamo continuano ad arrivare proposte per il pernottamento. Noi ci lasciamo convincere di restare alla Long Villa Guesthouse per un prezzo irrisorio di 5$ per notte. Le camere sono di tipo bonsai con servizi minimali, ma il tutto è compensato dal prezzo così basso che non conviene neanche cercare di contrattare. Terminiamo poi la giornata facendo un lungo giro a piedi dei dintorni passando per il pittoresco mercato e per poi finire a cenare in un ristorante vicino al fiume.

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