Il nostro percorso

sabato 17 gennaio 2009

14 -15 gennaio 2009 Sihanoukville

Oggi ci alziamo presto per fare colazione all'ostello ed essere pronti alle 7 per prendere il minibus che in 3 ore ci porta, su una strada in ottimo stato ed interamente asfaltata fino a centro balneare cambogiano per eccellenza di sianoukville, il cui vero nome Kmehr sarebbe Kompong Som. Il paesaggio che attraversiamo è molto pittoresco con tante casette in legno, piantagioni di riso, palme e tanta gente ed animali un po' dappertutto. Arrivati a Sihanoukville veniamo scaricati al GST Guesthouse che ci è stato consigliato dall'ostello di Kampong. Facciamo una visita, ma il posto, anche se carino e pieno di “backpackers” non ci piace perché un po' troppo “compresso” e troppo lontano dalla spiaggia. Prendiamo un “tuk tuk” per farci portare fino davanti alla spiaggia per cercare sul posto. Dopo aver fatto passare alcune belle guesthouse, purtroppo “full house”, riusciamo a trovare, grazie all'aiuto di un americano con madre svizzera, una combinazione fra una camera cara di 40$ per la prima notte, ridotti per noi a 30$ e una camera economica a 20$ per notte per le due notti seguenti. Unico inconveniente è che dobbiamo traslocare, ma sono solo 50m, da un posto all'altro. Siamo però proprio all'inizio della Serendipity Beach e davanti al mare con l'acqua che arriva fino davanti al ristorante. Veramente un posto magnifico ed ad un prezzo conveniente. Ne approfittiamo subito per farci servire uno spuntino proprio davanti al mare con le onde che arrivano fino ai nostri piedi. Passiamo poi il pomeriggio facendo il bagno nell'acqua temperata del mare per poi fare un lungo giro di ricognizione sulla spiaggia e nei negozi della strada. Per secondo giorno prenotiamo un tour nel parco nazionale del “Ream National Park”. Ceniamo con una grigliata sulla spiaggia con l'acqua che ci bagna i piedi. Unici inconvenienti sono qualche zanzara e la musica rockeggiante ad alto volume. Ma il tutto è ben compensato con il posto e l'ottimo pesce servito!! La notte, che speravamo di passare tranquilla sentendo al massimo le onde del mare, è invece “allietata” dalla musica monotona ed ossessionante che fino alle cinque di mattina che ci proviene dalla spiaggia e dai karaokey vicini.

Secondo giorno, visita al Rem National Park
Ci alziamo presto, tanto non abbiamo dormito stanotte, per andare al punto di raccolta per il tour di oggi. La colazione ci viene servita in spiaggia e quando siamo tutti presenti partiamo con un minibus fino all'entrata del parco. Qui un ranger (lui si fa chiamare cosi) ci da le informazioni sul parco e ci spiega come e dove ci porterà. Partiamo poi in barca e seguiamo il fiume passando fra boschi di mangrovie fino alla foce, dove ci fermiamo a vedere se riusciamo ad osservare i delfini che in questa stagione popolano le acque del fiume. Attualmente è la stagione asciutta, arriva poca acqua dolce dal fiume cosi che entra l'acqua salata dal mare che permette ai delfini di vivere nella parte bassa del fiume. Ne osserviamo diversi a nuotare e a saltare fuori dall'acqua, ma è stato praticamente impossibile fotografarli! Poi usciamo dall'estuario del fiume per andare fermarci su una spiaggia selvaggia e solitaria e, mentre il nostro cuoco mette sulla griglia il pesce per il pranzo, noi facciamo il bagno in quest'acqua calda e cristallina. Il tour continua poi con una passeggiata a piedi di circa un'ora nella foresta e arrivati in un villaggio di pescatori sul fiume ci fermiamo sul molo a mangiare il pesce (un barracuda tagliato a pezzi) con riso e frutta. Dopo la visita fotografica del villaggio e della rigogliosa vegetazione attorno a noi ci imbarchiamo per ritornare, tutti stanchi, fino al punto di partenza del tout e poi con il minibus fino Sihanoukville. Con noi c'erano una copia di francesi, che non hanno fatto una pqarola con nessuno un paio di americani, una spagnola solitaria e una coppia di svedesi della nostra età che dopo due settimane in Cambogia, fra due giorni rientrano a casa ( brrr .. che freddo!). La sera, dopo aver fatto il bagno sulla spiaggia davanti all'ostello, ceniamo, tanto per cambiare un po' i gusti gastronomici, in un ottimo ristorante indiano. Al rientro riserviamo il viaggio in bus di domani fino a Phnom Pehn.

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