Il nostro percorso

lunedì 12 gennaio 2009

7 - 9 gennaio 209 Isola di Phu Quoc

Alzati 6.30 per andare al porto e fare colazione al volo prima di partire con l'imbarcazione per lîsola di Phu Quoc. La partenza dell'idrofoil dal porto di Rach Gia è alle 8.00 mentre l'arrivo ad An Thai, la località più a sud dell'isola è alle 10.30 ca. Sull'imbarcazione facciamo la conoscenza si un giovane tedesco e una spagnola che vengono anche loro dalla Cina e stanno girando già da un mese in Vietnam
Da An Thai assieme al tedesco e la spagnola ed altri turisti riempiamo un minibus che ci porta fino a Duong Dong , la città principale dell'isola su una strada solo parzialmente asfaltata
Poi, arrivati a Duong Dong inizia il calvario della ricerca di alloggio. A piedi, seguendo la spiaggia, faccio passare ogni singolo hotel o ressort turistico per trovare un alloggio per i prossimi giorni La risposta e sempre “we are full” (tutto occupato). Poi finalmente, dopo aver chiesto in una quindicina di alberghi e ostelli e quando mi ero già rassegnato a non trovare alloggio lungo la spiaggia, troviamo l'hotel “mille stelle”, ben situato in riva al mare. E' un posto con una posizione veramente paradisiaca, ma purtroppo, come tante cose qui in Vietnam, un po' vecchiotto e mal tenuto. Noi siamo contenti lo stesso, ci mancherebbe dopo la fatica fatta per trovarlo! Considerato la bella posizione ed il tempo che promette bene decidiamo di riservare la camera per 3 giorni. Visitiamo poi il posto e la zona vicina constatando di essere in una specie di tempio pieno di statue sia nel mare sia tutto attorno all'albergo. Fatto il primo bagno nell'acqua fresca del mare e tiepida della piscina prima di cenare con due buoni pesci “read snapper” fatti alla griglia serviti in riva al mare. Non sembra quasi vero di essere in un posto in riva al mare così calmo e tranquillo. Rimaniamo in totale tre giorni facendo tanto relax, approfittando degli ottimo ristorantini al mercato o in riva al mare. Il mare e la spiaggia sono, a parte i posti usati come discariche per i rifiuti, pulitissimi con l'acqua cristallina e la sabbia dorata. La spiaggia a sud di Duong Dong dove siamo sistemati noi è lunga 25 km ed è solo parzialmente urbanizzata e tante costruzioni sono con il tetto in paglia. Inoltre la strada che costeggia la spiaggia è in terra battuta. Il posto è però molto attrattivo e tanti investitori sono pronti ad investire per trasformare l'isola in una nuova Pucket con le solite file di albergoni a 4 e 5 stelle. Il governo vietnamita ha già pronto i piani per costruire strade ed autostrade per meglio servire le previste infrastrutture alberghiere! Lo sviluppo turistico dell'isola è stato finora frenato anche dal fatto che l'isola è rivendicata dalla Cambogia, visto che geograficamente è situata proprio davanti alla propria costa. Il contenzioso ha perso però di importanza vista la debolezza militare, politica ed economica della cambogia rispetto al Vietnam. Molto bello e pittoresco è anche il porto di Duong Dong, cosi come tutto quanto ruota attorno alle attività della pesca; che dopo il turismo è l'attività principale degli abitanti dell'isola.
Venerdì 9 gennaio alle 11 con un minibus partiamo da Duong Dong per andare a Bai Vong a prendere l'imbarcazione (speedbot) per ritornare sul continente a Ha Tien. Lasciamo a malincuore questa cordiale e bellissima isola del futuro incerto fra sviluppo del turismo di massa, vedi Pucket, Sharm el Sheich, Costa del Sol, e quello più soft dei vacanzieri disposti a fare concessioni ai confort ed al lusso a tutti i costi.
Sull'imbarcazione conosciamo una francese di nome Claudie, più o meno della nostra età che viaggia da sola e vorrebbe andare anche lei in Cambogia passando per la zona costiera. Il viaggio dura ca. 2 ore ed è abbastanza tranquillo anche se l'imbarcazione è abbastanza sgangherata e mal mantenuta. Probabilmente una delle tipiche imbarcazioni che vengono tenute in servizio fin che affondano! All'uscita della nave ci troviamo davanti a noi una marmaglia di selvaggi procacciatori di turisti che ci impediscono quasi di scendere. Veniamo quasi aggrediti e facciamo molta fatica a toglierceli dai piedi. Loro cercano di proporre i loro servizi con motorbike per andare in Cambogia o per alloggiare i turisti con le solite provvigioni che ricevono dagli Hotel. Solo che facendo cosi non fanno altro che far scappare la pazienza ai tanto preziosi turisti!! Ad Ha Tien andiamo, con Claudie a prender alloggio in una “guesthouse” vicino al porto, e poi dopo aver fatto un giro a piedi finiamo per andare a cenare assieme in un ristorante vicino al mare.

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