Il nostro percorso

mercoledì 28 gennaio 2009

20 gennaio 2009 da Siem Reap a Battambang

Stamattina levataccia alle 5.30 per pote fare una veloce colazione al guesthouse e prendere il minibus alle 6 per essere alle 7 al porto di imbarco di Chong Khneas. All'inizio siamo fra i primi sul minibus e ci sistemiamo ben comodi, ma poi inizia il giro fra le guesthouse per “caricare gli altri passeggeri fino ad essere talmente carichi e compressi che all'interno del bus non circola neanche un filo l'aria! Per fortuna il percorso è corto e la strada è in buone condizioni. Poi arrivati al porto inizia la gara a trasbordare i bagagli e ad accaparrarsi alle posizioni migliori sulla barca. Oi per fortuna siamo fra gli ultimi e finiamo su una seconda barca più piccola ma con abbastanza posti per tutti. Il vantaggio della barca piccola è inoltre quello di essere più veloce nei canali con poca acqua come lo è nell'attuale stagione secca. La partenza fra gli stretti canali con la luce bassa del sole appena alzato è favolosa e ci permette di fare delle belle foto. Poi, dopo ca. mezzora fra i canali tanto stretti che bisogna far attenzione di prendere in faccia i rami delle mangrovie che accarezzano la barca, entriamo nel grande lago di Tonle Sap. Il lago è poco profondo ma molto esteso tanto che da una sponda non si vede l'altra. L'attraversata è alquanto monotona ma per fortuna breve perche a nord del lago entriamo di nuovo un un canale che seguiremo fino a Battanbang. Ai lati del canale, o fiume che sia, vi sono innumerevoli pittoreschi villaggi di pescatori; cio che rende il viaggio una gara fotografica a chi scatta più foto. Davanti a me c'è un danese con una artiglieria fotografica inimmaginabile; tanto che si porta con se una valigia piena di solo materiale ottico. Credo che si porti addietro almeno venti kg di obiettivi, filtri, memorie. Monto probabilmente è un fotografo professionista con la mogli che gli fa da assistente dandogli su comanda quello che lui gli ordina. Ad un certo punto lui smette di fotografare e a questo punto è la mogli ad entrare in azione con una apparecchio ben più modesto. Comunque il paesaggio che attraversiamo è stupendo e molto variato con tanta gente attiva a pescare, fare il bagno o semplicemente la toilette sul fiume. In certi punti il fiume è molto stretto e pieno di curve ed il nostro capitano deve continuamente suonare per evitare di scontrarsi con le imbarcazioni che scendono il fiume. Infine verso le 15.30, invece delle 13 come indicato dall'agenzia che ci ha venduto i biglietti, arriviamo sani e salvi, ma molto stanchi a Battambang. Qui ci facciamo portare all'albergo Reale (Royal Holtel) consigliatoci da altri backpackers. Purtroppo le camere a buon prezzo sono esaurite e ci tocca prenderne una a 18$, ma con tutti i confort. Dopo le peripezie del viaggio in barca ce lo possiamo permettere! Facciamo poi una visita alla stazione ferroviaria dove vediamo il famoso “bamboo train” cambogiano che viene messo e tolto dai binari a seconda del percorso e della direzione di marcia. Più che un mezzo di trasporto è diventato oggi una attrazione turistica. A cena andiamo in un ristorante cambogiano “Bus Stop” dove prenotiamo anche il viaggio di domani fino alla frontiera Thailandese.






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