Appena alzati facciamo colazione allo stesso posto in riva al
Mekong. Poi prima di partire con il
minibus per la stazione dei bus a lunga distanza, facciamo un giro fotografico del mercato locale a due passi dall'albergo. Molto fotogenici sono la frutta, il pesce e tutto quanto viene dal mare. Sul minibus salgono con noi anche un francese e austriaca che vanno a Vinh Long. La stazione dei bus è ca. 10Km fuori dal centro ed è un vecchio garage ma la tipa che vende i biglietti non sa neanche una parola in inglese. Il nostro bus per Can Tho parte alle 11.45 mentre quello per i nostri compagni di avventura parte mezzora dopo. Il viaggio procede bene, anche se siamo in una scatola di sardine con bagagli da tutte le parti. Ad un certo punto però alla periferia di
una città il bus si ferma e ci fanno capire che per procedere dobbiamo cambiare bus. Seguiamo le istruzioni di un indigeno e con un minibus facciamo un paio di km poi si ferma e tutti scendono mentre davanti a noi vediamo via vai di gente verso un traghetto. Non sappiamo bene dove siamo ma attraversiamo anche noi con il traghetto sovraffollato per essere poi nuovamente assediati dai conducenti di “motorbiker”. Una ragazza del luogo ci spiega che siamo a Can Tho ma per il centro ci sono ancora ca 3 Km che faremo in taxi dopo esserci allontanati dai motorbiker; oramai siamo esperti e sappiamo come fare. Arriviamo a Can Tho alle 14 ca. e prendiamo l'albergo Tay Ho,
gestito da tre sorelle cambogiane e situato in riva al fiume e davanti alla statua in metallo luccicante dedicata ad Ho Chi Mihn. Facciamo poi un giro a piedi della zona e capitiamo poi in un grande albergo dove ci rilassiamo con una birra mentre tutt'attorno si festeggiano almeno 5 matrimoni contemporaneamente ... una vera epidemia! Per finire la giornata andiamo a fare una minicrociera notturna sul fiume con una nave-ristorante. Sull'imbarcazione siamo gli unici turisti; la cena non è un gran che ma ci siamo goduti l'ambiente, la vista e la frescura della bella serata tropicale.
Mekong. Poi prima di partire con il minibus per la stazione dei bus a lunga distanza, facciamo un giro fotografico del mercato locale a due passi dall'albergo. Molto fotogenici sono la frutta, il pesce e tutto quanto viene dal mare. Sul minibus salgono con noi anche un francese e austriaca che vanno a Vinh Long. La stazione dei bus è ca. 10Km fuori dal centro ed è un vecchio garage ma la tipa che vende i biglietti non sa neanche una parola in inglese. Il nostro bus per Can Tho parte alle 11.45 mentre quello per i nostri compagni di avventura parte mezzora dopo. Il viaggio procede bene, anche se siamo in una scatola di sardine con bagagli da tutte le parti. Ad un certo punto però alla periferia di 
una città il bus si ferma e ci fanno capire che per procedere dobbiamo cambiare bus. Seguiamo le istruzioni di un indigeno e con un minibus facciamo un paio di km poi si ferma e tutti scendono mentre davanti a noi vediamo via vai di gente verso un traghetto. Non sappiamo bene dove siamo ma attraversiamo anche noi con il traghetto sovraffollato per essere poi nuovamente assediati dai conducenti di “motorbiker”. Una ragazza del luogo ci spiega che siamo a Can Tho ma per il centro ci sono ancora ca 3 Km che faremo in taxi dopo esserci allontanati dai motorbiker; oramai siamo esperti e sappiamo come fare. Arriviamo a Can Tho alle 14 ca. e prendiamo l'albergo Tay Ho, 
gestito da tre sorelle cambogiane e situato in riva al fiume e davanti alla statua in metallo luccicante dedicata ad Ho Chi Mihn. Facciamo poi un giro a piedi della zona e capitiamo poi in un grande albergo dove ci rilassiamo con una birra mentre tutt'attorno si festeggiano almeno 5 matrimoni contemporaneamente ... una vera epidemia! Per finire la giornata andiamo a fare una minicrociera notturna sul fiume con una nave-ristorante. Sull'imbarcazione siamo gli unici turisti; la cena non è un gran che ma ci siamo goduti l'ambiente, la vista e la frescura della bella serata tropicale.
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